Riaperta la palestra della Marchetti di Senigallia: la scuola si mette in vetrina
Giunta al completo per il taglio del nastro dopo i lavori. Gli studenti si esibiscono in attività sportive, coreografiche e musicali
Si inizia con l’inno, non quello nazionale, ma quello della scuola secondaria di 1° grado Marchetti di Senigallia, eseguito dagli allievi del corso di musica dell’istituto: uno dei fiori all’occhiello della struttura. L’occasione, nella mattinata di sabato 4 marzo, è stata la riapertura della palestra della scuola, chiusa da novembre 2014 dopo il crollo del controsoffitto.
L’atrio della Marchetti era al massimo della capienza: studenti, docenti, genitori e istituzioni politiche e civili che si sono poi trasferite nello spazio polivalente esterno alla palestra, dove gli studenti hanno messo di nuovo in mostra le loro capacità, stavolta sul piano dell’attività fisica.
Coreografie, esercizi ginnici e giochi con la palla, danza moderna, perfino breakdance: c’era di tutto nello spettacolo organizzato dagli studenti, guidati da docenti e dalla dirigente scolastica Elena Giommetti, per salutare i loro ospiti e l’evento della riapertura della “loro” struttura per svolgere le lezioni di educazione fisica. Un evento atteso quasi due anni e mezzo.
La musica continua, anche con il complesso bandistico Città di Senigallia, che chiude con un altro inno, quello italiano: è il momento del taglio del nastro, effettuato dal sindaco Maurizio Mangialardi, accompagnato da tutta la sua Giunta, dal consigliere regionale Fabrizio Volpini. Assente il presidente della Giunta Regionale Luca Ceriscioli, inizialmente annunciato.
Ci si sposta nella palestra, rinnovata nella pavimentazione, in alcune infrastrutture, come l’impianto elettrico e soprattutto nella copertura: al posto del controsoffito crollato nel 2014, fortunatamente senza ferire nessuno, ora un soffitto in legno.
“Un intervento – spiega il sindaco Mangialardi, che ha preso la parola dopo la benedizione di don Paolo Gasperini – che da molti è stato banalizzato parlando di tempi lunghi e puntando il dito contro l’Amministrazione. Invece noi, insieme alla Regione Marche, siamo riusciti a reperire fondi che non esistevano e con l’impegno della struttura comunale (citando in particolare Sandro Pandolfi), insieme all’impresa edile, restituiamo a questa scuola un luogo che ora è un simbolo della cura e della difesa dei beni comuni che tutti dovremmo mettere in campo, preservandolo”.
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