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Attenzione alle primarie PD: ma nessun “rischio scissione” a Senigallia

Sindaco e segretario comunale si schierano con Matteo Renzi; la senatrice Amati per Orlando. E gli altri?

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Bandiere del PD, Partito Democratico

C’è fermento nel Partito Democratico dopo le partenze e la scissione dei MDP (Articolo 1 – Movimento Democratici e Progressisti). Se a livello nazionale si sta lavorando sulle candidature per le primarie del prossimo 30 aprile, a livello locale si guarda con attenzione ai movimenti, alle fuoriuscite, ai “tradimenti” e a tutto ciò che rafforza o danneggia l’immagine del PD agli occhi dei cittadini ed elettori.

Al momento non si profilano fuoriuscite dall’unione comunale senigalliese del Partito Democratico. Ad affermarlo è la senatrice Silvana Amati che si è apertamente schierata per Andrea Orlando. “Io sosterrò con convinzione la candidatura di Andrea Orlando e altre persone hanno scelto questo percorso, mentre altre seguiranno la candidatura di Matteo Renzi. Non mi sembra che ci siano questioni tali da causare alcuna divisione all’interno della sezione senigalliese“.

Assolutamente non c’è alcun rischio scissione” all’interno del PD di Senigallia, le fa eco il primo cittadino Maurizio Mangialardi che invece ha deciso di seguire l’ex segretario Matteo Renzi. Concorde su questa linea anche il segretario comunale Elisabetta Allegrezza, convinta dell’utilità di questa strada, al pari dell’assessore al bilancio e risorse finanziarie Gennaro Campanile, il primo e più convinto “renziano” a Senigallia.

All’interno del PD senigalliese però qualcuno si sta guardando intorno, come il presidente del Consiglio comunale Dario Romano (il quale ha sciolto l’iniziale riserva per sostenere Andrea Orlando, considerato “un segretario inclusivo“) e alcuni consiglieri. “Non ho ancora preso una decisione su chi sostenere – afferma Mauro Pierfederici perché aspetto di conoscere programmi ed azioni. Posso solo dire che non è nel mio modo di concepire la politica un partito schiacciato su un leader; il disagio di diverse persone è ben percepibile“.

Disagio testimoniato dalla ricorrente indecisione di molti esponenti e iscritti al PD. La maggior parte (tra cui Lucia Simoncioni – che valuterà in base ai contenuti e non ai nomi – e Marco Pettinari) però una prima scelta l’ha già fatta: quella di rimanere all’interno del Partito Democratico. Poco non è.

Commenti
Solo un commento
pablo 2017-03-04 15:38:21
Gli ex democristiani del PD saranno i professori di come si cambia giacca senza cambiare idee e poltrona.
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