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Senigallia Bene Comune: “Tari aumentata, ma in discarica è finita soprattutto sabbia”

L'accusa di Sartini: "la ditta autorizzata non ha effettuato la differenziazione del materiale da conferire in discarica"

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Giorgio Sartini

“La responsabilità dell’aumento della Tari, pagato dai cittadini, ricadono sulla Provincia, sul Comune e in primo luogo sulla ditta (EcoDemolizioni) tenuta a differenziare il materiale da conferire in discarica, ditta che non ha lavorato invece adeguatamente”.


Ad affermarlo è il consigliere comunale Giorgio Sartini (Senigallia Bene Comune), che alla luce di ciò ha deciso di presentare in Consiglio comunale un’interrogazione a risposta orale (allegato 1).

Materiale conferito in discaricaSpiega Sartini: “la maggioranza ha motivato l’aumento della Tari con la necessità dicoprire i maggiori costi dovuti al conferimento in discarica di materiale spiaggiato. Ma le schede invitate al sottoscritto dall’Asa (Azienda servizi ambientali), dimostrano in maniera inequivocabile, dati alla mano, che nel 2015 e nel 2016 l’80% del materiale conferito in discarica è costituito da sabbia e non da organico (foto a destra).

“Nel contratto in essere per la pulizia della spiaggia risulta che la ditta è tenuta a differenziare il materiale da conferire in discarica dalla sabbia, ma è evidente che questo non sia stato fatto. Secondo i dati che ci sono stati inviati, su nostra richiesta, di 1.777.041,42 euro di costi, ben 1.435.849,47 sono stati pagati per smaltire in discarica la sabbia, e non l’organico (allegato 2)“.

In considerazione delle prove inviate dall’Asa Sartini chiede al Comune che provvedimenti l’ente intenda prendere nei confronti dell’azienda, precisando che l’amministrazione “è comunque responsabile per non aver vigilato adeguatamente, anche in considerazione del danno apportato alla spiaggia stessa, visto che sono state portate via tonnellate di sabbia”.

Commenti
Ci sono 4 commenti
Mario2 2017-02-26 10:29:18
La spiaggia (libera) ormai ha poco di velluto, ogni metro c'è un mozzicone di sigaretta, ci sono ancora le collane di fiori della festa hawaiana! Ogni anno qui grossi mucchi di sabbia che compaiono sulla spiaggia vengono portati via con i camion tanto che ormai si è formata una depressione, infatti ad ogni mareggiata l'acqua arriva sempre più su. Ho sempre pensato che la sabbia venisse portata negli stabilimenti a pagamento ma se veramente finisce in discarica sarebbe veramente inaccettabile.
pablo 2017-02-26 13:58:10
Inaccettabile.. andate fino in fondo: chi ha sbagliato deve pagare.
paolofiore 2017-02-27 09:56:24
Sulla base anche di normative Europee, il materiale da avviare in discarica DEVE OBBLIGATORIAMENTE essere vagliato affinché ci vada esclusivamente il materiale che deve.
Quindi bisognerebbe aprire una procedura di infrazione verso chi doveva vigilare su questo.
Poi, che sia ridicolo pagare per portare delle biomasse in discarica quando si poteva darla a chiunque ne avesse bisogno , siamo al paradosso e continuo a pensare che la crisi la vediamo solo noi mentre i Politici ne parlano ma NON LA VIVONO e di conseguenza non sono sintonizzati con noi.
Non vedo altre spiegazioni.
F_Libanori 2017-02-27 18:48:19
@paolofiore: effettivamente, piuttosto che una semplice polemica politica, quella del consigliere Sartini mi sembra una vera e propria anticipazione di denuncia perché ho l'impressione che, in base alle asserite conoscenze, indipendentemente dal riuscire ad ottenere una precisa risposta al quesito formulato (“in considerazione di quanto emerge dalle prove inviate dall'A.S.A. cosa intende fare il Comune?”), non esiterà a segnalare l’accaduto alle autorità competenti per sollecitare un loro intervento a favore dei cittadini senigalliesi vessati da un’ingiusta tassa che deriverebbe dal conferimento in discarica del materiale spiaggiato (e non adeguatamente separato dalla preziosa sabbia che costituisce parte integrante e sostanziale di quella che era da tutti apprezzata come “la spiaggia di velluto”). Tra l'altro, sarebbe un vero peccato che, almeno in discarica, non ne sia stata fatta un'adeguata cernita ... magari per poterla far riutilizzare altrove, dietro compenso.
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