Erba alta, scritte sui muri, rifiuti e bottiglie a terra all’ex Italcementi
Segnalazione dell’A.L.A. per un sopralluogo in tempi brevi
In queste ultime ore, mi sono recato presso i resti dei due ex stabilimenti Sacelit -Italcementi di Senigallia e, con molto stupore, ho appurato lo stato di degrado della zona che – non dimentichiamolo – resta il principale punto di riferimento tra il centro storico ed il lungomare nord di Senigallia.
Dalle immagini, si possono chiaramente notare le pessime condizioni della zona ed il primo pensiero va ai cittadini ed ai turisti che si recano a parcheggiare l’auto proprio nell’area dove era ubicata l’Italcementi.
L’impatto propone erba alta ed una strada sconnessa entrando dal piazzale Nino Bixio con, tra l’altro, uno scalino pericoloso per chi non è pratico.
Proseguendo, lo spettacolo mette in scena scritte sulle pareti delle due palazzine adiacenti.
Unica nota lieta, l’intervento che ha permesso di togliere (a riguardo, tempo fa era partita una segnalazione dell’ALA, associazione lotta all’amianto) le travi in legno sporco di amianto su cui appoggiavano le lastre a suo tempo bonificate del tetto.
Ma guarda caso solo di una: quella degli uffici, mentre in quella degli appartamenti (lato ferrovia) è ancora in loco.
Immancabili, in queste circostanze di degrado, le risultanze di altri comportamenti incivili, come quelle di gettare rifiuti e bottiglie di plastica a terra.
Tengo inoltre a precisare che nella prima abitazione di fronte l’albergo La Vela – anche questa in notevole degrado – non è stata sigillata una finestra dove potrebbe ancora essere alto il rischio di presenza amianto. Invito dunque chi di dovere ad adoperarsi a riguardo, attraverso un sopralluogo in tempi rapidi.
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