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“Chi dichiara il falso dovrebbe essere escluso dalle selezioni. Non a Senigallia”

Liverani interviene sul caso delle autocertificazioni errate: "Come sempre in Italia tutto finisce a tarallucci e vino"

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Ausiliari del traffico

La domanda nasce spontanea, ma viviamo in uno Stato dove tutto è sempre permesso e nessuno paga quando commette dei reati coma in Somalia, Paese più corrotto al mondo, o viviamo in Italia dove bene o male le leggi esistono e andrebbero fatte rispettare? Quando si partecipa ad un bando, ad un concorso o comunque ad una qualsiasi selezione che richiede una graduatoria finale in base ai titoli, si presentano vari documenti. In ogni Regolamento c’è sempre scritto che la documentazione, o autocertificazione, viene prodotta sotto la propria responsabilità, e se nelle dichiarazioni si dovessero riscontrare irregolarità o falsità, si viene automaticamente esclusi da quella selezione. Questo vale per tutti, ma non vale a Senigallia.

A Senigallia puoi partecipare alla selezione per essere chiamato a fare l’Ausiliario del Traffico, e se dichiari il “falso” sul punteggio dell’esame di maturità e vieni scoperto, non vieni escluso, ma rimani in graduatoria scendendo di tot posti. Sembra assurdo vero? Eppure è così.
Nell’ultima selezione fatta il Comune ha riscontrato quattro dichiarazioni non corrispondenti al vero, ossia quattro persone avevano dichiarato di aver preso un voto alla maturità, ma ai controlli fatti, questo risultava più basso. A rigor di logica era scontata l’esclusione dalla graduatoria, ed invece no, li hanno ugualmente lasciati in graduatoria facendoli scivolare più in basso.
Chiaramente questo “atteggiamento” dell’Amministrazione ha fatto imbestialire chi invece non aveva dichiarato il falso, e oggi giustamente reclama quello che sarebbe stato giusto e normale in uno Stato serio, l’esclusione totale dalla graduatoria senza se e senza ma. Non regge la giustificazione data da uno di questi quattro: “A causa di un errore di comprensione del Modulo di domanda”. E poi, guarda caso, “l’errore di comprensione” aveva prodotto un “cambiamento” del voto riportandolo più alto, mica più basso!

Ci sarebbe da ridere, ma vien da piangere nel vedere che non vengono mai rispettati i diritti di chi agisce correttamente e con onestà, mentre i “furbetti del quartierino” la fanno sempre franca. Ci piacerebbe sapere come andrebbe a finire questa storiella se per caso “qualcuno” presentasse un esposto in Procura. Chissà che qualcuno di quelli onesti e regolarmente in graduatoria non possa presentarlo visto che si sente, giustamente, danneggiato. Questo perché è sempre riportata una frase precisa quando si autocertificano i dati: “Le dichiarazioni contenute nella domanda sono effettuate sotto la propria responsabilità ai sensi degli artt. 38, 46 e 47 del D.P.R. 445 del 28/12/2000; ne consegue che, nell’ipotesi di dichiarazioni sostitutive mendaci, si applicano le sanzioni penali previste agli artt. 75 e 76 del medesimo T.U. delle disposizioni in materia di documentazione amministrativa”.

Come sempre in Italia tutto finisce sempre a “tarallucci e vino”.

 

foto di repertorio

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