Fiume Misa, il Comune di Senigallia ordina a Regione e autorità di bacino di intervenire
"I materiali depositati nel tratto terminale del canale possono essere concausa di allagamenti: si agisca subito"
Dopo le polemiche e l’ironia sulla presenza dell’ormai noto isolotto di ghiaia e detriti alla foce del Misa, il Comune di Senigallia batte i pugni sul tavolo in merito alla manutenzione del fiume. Lo fa con un’ordinanza sindacale, la n.50 del 31/01/2017 con cui intima all’Autorità di Bacino regionale e alla Regione Marche di intervenire con urgenza.
“La competenza in merito alla messa in sicurezza del fiume Misa è dell’Autorità di Bacino Regionale – scrive il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi nell’ordinanza – e che la competenza in merito alla manutenzione del fiume Misa è della Regione Marche. Dato che l’accumulo ed il deposito di ghiaia, sabbia e argilla, unito alla crescita delle essenze erbacee all’interno dei corsi d’acqua aumenta il rischio di esondazioni, nonché problemi di ostruzione delle luci e delle campate dei ponti, […] la situazione che si è venuta a creare può divenire concausa di fenomeni di esondazione ed allagamenti in caso di eventi meteorici avversi di intensità anche non particolarmente forte“.
Motivi per cui è stato richiesto un intervento di asportazione di tutto il materiale depositato nel tratto terminale della foce del fiume Misa che ostruisce il normale e regolare deflusso delle acque. Materiali che dovranno essere smaltiti e/o recuperati secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 152/06 a cura e spese di Regione e autorità di bacino, contestualmente alla realizzazione dei lavori.
“I lavori dovranno essere eseguiti e completati nel più breve tempo possibile e comunque entro e non oltre dieci giorni decorrenti dalla data di notifica del presente atto” conclude l’ordinanza, pena sanzioni previste dalle leggi.
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