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“TARI alle stelle a Senigallia? Ecco come potremmo pagare di meno”

"Le Amministrazioni più intelligenti hanno trovato soluzioni completamente diverse chiamate 'Isole Ecologiche'"

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Raccolta differenziata, rifiuti, bidoni

Tassa rifiuti annuale pagata, sconti sulla bolletta della luce per chi ricicla correttamente le bottiglie di plastica mediante gli appositi riciclatori incentivanti, Tassa rifiuti pagata in base al peso annuale del “grigio” prodotto. Queste e tante altre soluzioni sono da tempo una realtà in tantissimi Comuni del Nord.

Comuni che iniziarono la raccolta differenziata con il “porta a porta”, ma dopo un periodo di tempo, visto che ogni anno i costi aumentavano, oltre a produrre altri disagi ecologici e ambientali, sono passati al sistema delle “zone ecologiche” trasformando il rifiuto in un qualche cosa di utile e monetizzandolo. Furbi? Si, ma anche onesti verso i propri Cittadini, perché provare è normale, ma quando ci si accorge che il “porta a porta” è negativo sotto molti aspetti, è giusto cambiare trovando soluzioni diverse, migliori e vantaggiose per i Cittadini, questo sarebbe il “modus operandi” della Lega Nord e di Fratelli d’Italia. L’esatto contrario di quanto accade a Senigallia, dove cercano di farci credere che il rifiuto ha un costo e che quindi si è costretti a pagare.

Non è assolutamente così, la verità è l’esatto contrario. Il rifiuto non è un qualche cosa che ha per forza un costo, è una fonte di “guadagno” se vogliamo usare questo termine. Il “porta a porta” è dispendioso al massimo e tutti i mezzi che ogni giorno girano inquinano tanto e hanno un costo enorme di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Le Amministrazioni più intelligenti, guarda caso quelle dei Comuni non governati dalla sinistra, hanno trovato soluzioni completamente diverse chiamate appunto “Isole Ecologiche”, dove vengono messi dei raccoglitori appositi per la carta, il vetro e la plastica. Il Cittadino si reca in queste Isole Ecologiche, la maggior parte posizionate accanto ai supermercati, deposita il suo rifiuto differenziato e in base al peso o alla quantità, gli viene stornato uno scontrino con una cifra in euro. Cifra che è subito spendibile nei supermercati e che può essere poi legata ad altre iniziative come premi o sconti sulle bollette per chi è più bravo a differenziare di più, o addirittura a non pagare questa tassa.

La media annuale dello “storno” per una famiglia di tre persone, viaggia dagli 80 ai 110 euro, non si diventa ricchi con queste cifre, ma si abbassa notevolmente la Tassa sui rifiuti. A casa vengono a ritirarti solamente l’organico, una volta alla settimana, e il grigio, una volta ogni quindici giorni. Il Cittadino è invogliato, portato ed educato a differenziare quanto più possibile perché la Tassa sui rifiuti si paga in base al peso del grigio che si è prodotto in un anno. Sistema molto semplice, i bidoni sono forniti di un microchip e abbinati ad una persona, l’operatore passa, pesa, ritira e va via, a fine anno la tua “tassa” sarà proporzionata ai Kg che ha prodotto in un anno appunto. Meno grigio si produce e più si differenzia e MENO si paga.

Vi sembra un sistema impossibile da attuare? Assolutamente no, tant’è che al nord è molto in voga. Lega Nord e Fratelli d’Italia pongono una domanda: “Perché non viene cambiato il sistema a Senigallia” visto che il costo di questo servizio ha raggiunto cifre astronomiche?. La risposta non è difficile, il “porta a porta è una grossa “torta” che fa gola a tutti, si può dividere in tante “fette”, ed ecco che se per qualcuno diventa un “affare”, per il Cittadino invece è una vera e propria “vessazione” senza limiti. Alla vessazione sono poi legate tutte le “bugie” che ci vengono raccontate, come le ultime dette per giustificare il vergognoso aumento della TARI di pochi giorni fa a Senigallia sia dall’Assessore Campanile che dal Sindaco Mangialardi.

Se avete tempo di riguardarvi il video dell’ultimo Consiglio Comunale, potrete ascoltare il Sindaco che, infastidito dalle polemiche dei Cittadini giustamente incazzati, in uno dei suoi interventi diceva: “Gli spiaggiamenti sono un problema, parlare è facile senza conoscere le problematiche, ma se si va in internet e si digita la parola “spiaggiamenti”, si scopre che è una problematica seria per tutti con costi alti”.

Lega Nord e Fratelli d’Italia in internet ci sono andati, abbiamo digitato la parola “spiaggiamenti”, e quello che abbiamo trovato è una realtà come al solito completamente diversa dalle supercazzole del nostro Primo Cittadino. La Regione Toscana, amministrata dalla sinistra, il 5 marzo del 2015 ebbe lo stesso identico nostro problema in quanto gli eventi metereologi significativi di quel giorno fecero spiaggiare migliaia di tonnellate di rifiuti.

Differente dalla nostra Regione, quella Toscana, nella persona del suo Presidente: Enrico Rossi, emise una ordinanza (n. 2 del 13 aprile 2015) dove, in maniera veramente giudiziosa e rispettosa verso i Cittadini che pagano le tasse, decretò che “il legname raccolto a seguito di particolari eventi atmosferici in aree urbane o sulle spiagge a seguito di mareggiate, eventualmente frammisto a materiale di origine antropica, per NON ESSERE in toto considerato “rifiuto” deve essere sottoposto a cernita che porterà alla creazione di un deposito di solo legno, che è un BENE e NON un rifiuto, ed un deposito temporaneo di altro materiale di origine antropica che permane rifiuto e come tale andrà gestito”.

Con questa semplicissima ordinanza la Regione Toscana ha raccolto tutto il legname rivendendolo poi ai privati e alle fabbriche interessate. Questa operazione ha fatto si che la spesa per smaltire il rifiuto rimasto dopo la cernita sia stata molto bassa, e in più ha avuto un “guadagno” dalla vendita del legname raccolto. Le domanda che ci poniamo ora sono: “Perché la Regione Marche non ha adottato la stessa identica soluzione della Regione Toscana? Possibile che in tutta la Regione Marche a nessuno Sindaco, a nessun Presidente ANCI sia venuto in mente che differenziando il materiale spiaggiato si sarebbero abbattuti i costi per i Cittadini e si sarebbe avuto un guadagno”?

Come vedete cari Cittadini,verba volant, scripta manent”, la Regione Toscana ha agito con coscienza, la Regione Marche e il Sindaco Mangialardi no. Addirittura il Sindaco si è sperticato nel voler trovare la giustificazione per dirci che tutto quel materiale era rifiuto quando invece non è così. Ecco dimostrato che quei 2 milioni spesi per raccogliere tutto il materiale sarebbero potuti essere molti di meno e si sarebbe anche guadagnato rivendendo il legname. Lega Nord e Fratelli d’Italia pongono ora una semplice domanda ai Senigalliesi: “A cosa servono degli Amministratori che operano, o per incapacità o in malafede, in danno dei Cittadini”?

da Lega Nord di Senigallia

e Fratelli d’Italia – AN di  Senigallia

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