Prende il via a Senigallia il corso di Teatro dell’Oppresso, curato da Laura Vera
Lezioni presso il Centro Interculturale Le Rondini. Iscrizioni gratuite, aperte fino al 27 febbraio. Protagoniste 10 donne
Al Centro Interculturale le Rondini inizia il corso di Teatro dell’Oppresso, le iscrizioni entro il 27 febbraio. Questa nuova esperienza avrà come protagoniste 10 donne di ogni età e nazionalità che saranno guidate da Laura Vera, esperta di teatro fisico, proveniente dalla Real Escuela Superior de Arte Dramático (www.resad.es) in Spagna e qui in Italia per un progetto Erasmus.
Il Teatro dell’Oppresso è un metodo teatrale creato dal regista brasiliano Augusto Boal ed ispirato alle idee di Paulo Freire, padre dell’educazione popolare. Nato nel contesto delle lotte sociali sudamericane, questo metodo teatrale è oggi utilizzato in campo pedagogico, sociale, culturale, politico e terapeutico, per il grande potenziale delle sue tecniche. L’obiettivo principale del Teatro dell’Oppresso è quello di riflettere sulle relazioni di potere, attraverso l’esplorazione collettiva delle storie, delle dinamiche d’oppressione interpersonali e sociali, con la sperimentazione, mediante gli strumenti del teatro, delle strategie per superarle.
La conduzione di Laura Vera in particolare, avrà gli obiettivi generali di contribuire alla sensibilizzazione sociale, allo scambio del proprio patrimonio culturale.
Inoltre il corso mirerà a promuovere una consapevolezza critica, l’applicazione di un approccio costruttivo al lavoro di sé e degli altri, all’esercizio della sincerità, alla responsabilità e generosità durante il processo creativo, accogliendo anche gli aspetti del fallimento. Questa pedagogia teatrale infatti elabora metodi per dare speranza e strumenti per la risoluzione dei conflitti tra persone che soffrono svantaggi sociali, utile anche per chi, lavorando nel settore dell’educazione sociale o dello sviluppo comunitario, lo volesse poi applicare alla propria professione.
Il punto di partenza sarà il gioco, il linguaggio non verbale, l’espressione corporea e gestuale. La relazione corpo-mente-emozione e l’improvvisazione teatrale, saranno volti alla creazione di un clima di fiducia e di ascolto tra i membri del gruppo e alla demeccanizzazione fisica e mentale, intesa questa come processo di presa di coscienza per superare quei “meccanismi” o “schemi mentali”, modi di essere, di pensare e di agire, che sono prodotto del nostro vivere quotidiano in società. In questo caso sarà bello scoprire e condividere l’impronta di altre culture, di altri modi di concepire la fisicità e la comunicazione delle diverse emozioni.
Gli incontri settimanali verranno concordati in base alla disponibilità degli iscritti per una durata di 3 mesi.
Per informazioni: Associazione Le Rondini Onlus 348.5569535
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