“Mangialardi continua a mungere i cittadini e le imprese fino allo stremo”
Paradisi e Rebecchini puntano il dito contro l'atteggiamento del sindaco di Senigallia in merito all'aumento TARI
Il ricatto utilizzato dal sindaco per indurre le categorie a firmare il via libera alla Tari moltiplicata denunciato da Confindustria è di una gravità senza alcun precedente. In pratica il sindaco Mangialardi, preoccupato dalla sollevazione popolare che si sta scatenando per il salasso sulla Tari, per farsi forte di un consenso che voleva “combinare” con i rappresentanti delle categorie (Confindustria, Cna, Confartigianato …) ha posto questa condizione: firmate un verbale in cui voi condividete la nuova stangata della Tari e vi facciamo avere dei fondi di sostegno (briciole ovviamente) che verranno dati ad alcune famiglie e ad alcune imprese.
“Se non firmate – ha spiegato il sindaco – togliamo il fondo”. La Confindustria ha parlato di atteggiamento “scandaloso”. Sottoscriviamo. Francamente è inquietante questo scivolone del primo cittadino sospeso tra il dilettantismo puro e la verve da capo-città. Il tentativo di acquisire, con metodi di tale livello, il consenso delle categorie è comportamento che però denota una debolezza politica evidente, oltre che di una spregiudicatezza imbarazzante. Con l’assessore Campanile intento a chiamare al telefono singolarmente i rappresentanti di categoria dando loro ad intendere che tutti gli altri avevano già firmato il documento (mutuando il giochino cinematografico stile americano del poliziotto che cambia stanza dando ad intendere al soggetto interrogato che l’amico ha già confessato).
Ci risulta invece che l’unico a non aver fermamente contestato l’atteggiamento dell’Amministrazione è stato il rappresentante degli albergatori (che verranno colpiti con un aumento del 50% di Tari). Segno non che gli albergatori siano soddisfatti, ma semplicemente che i loro rappresentanti non li rappresentano più e curano evidentemente altri interessi. Morale: Mangialardi, coerentemente con le linee del suo programma elettorale (e non si dica che non lo avevamo preannunciato in campagna elettorale), continua a mungere i cittadini e le imprese fino allo stremo delle forze evitando l’unica alternativa possibile: la dieta ferrea di bilancio. Lo fa oltre ogni umana immaginazione.
Ha solo dimenticato una regola di vita: a tutto c’è un limite. Invitiamo i cittadini a ricordare all’Amministrazione che quel limite è stato superato e rinnoviamo l’invito ai cittadini ad invadere lunedì il Consiglio Comunale per fermare questa inaccettabile predazione degli ultimi risparmi dei senigalliesi.
da Roberto Paradisi
e Luigi Rebecchini
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