Intervista a Paolo Calabresi a Senigallia con ‘Nudi e crudi’
“Sul palco raccontiamo esattamente quello che succede a moltissime coppie”
Ci siamo quasi, tra una manciata di ore Paolo Calabresi e Maria Amelia Monti porteranno al Teatro La Fenice di Senigallia ‘Nudi e crudi’, spumeggiante commedia tratta dall’omonimo romanzo di Alan Bennett e diretta per l’occasione da Serena Sinigaglia. Un ritratto impietoso e indimenticabile della vita di una coppia di mezza età che si trova alle prese con un fatto inaspettato destinato a cambiare drasticamente il placido corso delle loro esistenze. Un giorno prima dello spettacolo abbiamo intervistato l’attore Paolo Calabresi che ci ha parlato della pièce, e non solo:
Partiamo dall’inizio: nonostante il tuo volto sia noto al grande pubblico grazie al cinema e alla TV, la tua carriera teatrale è vastissima: Il Faust, L’Avaro, Edipo Re solo per citarne alcuni…come nasce l’amore di Paolo Calabresi per il Teatro?
Io nasco artisticamente in Teatro: inizio a 22 anni quando, dopo un provino, venni preso nella scuola di Giorgio Strehler al Piccolo di Milano: in quegli anni presi parte a tutte le pièce del maestro. Quello che è venuto dopo, mi riferisco al cinema e alla Tv, è stato molto casuale: nel piccolo schermo ho iniziato
con il programma televisivo Italian Job, su LA7, nel quale mi sono calato nei panni di numerosi personaggi famosi; tra questi Nicola Cage forse è quello più famoso…c’è stato un periodo della mia carriera in cui mi ero convinto che dovevo interpretare altri volti noti per stare in Tv, poi c’è stato Boris, affiancato al cinema e Le Iene, ma il teatro rimane il mio grane amore.
Cosa c’è in comune tra Paolo Calabresi ed il personaggio che porti in scena in ‘Nudi e crudi’?
Poca roba per la verità…con Mr. Ransome ho in comune l’essere un po’ rompiscatole, pignolo, un po’ gretto… e poi tutta quella gamma di difetti che contraddistingue noi maschietti quando ci troviamo tra le mura domestiche e viviamo un rapporto di coppia ‘maturo’, che procede da anni; ecco, noi uomini tendiamo molto di più delle donne, ad adagiarci nella routine, a tirare i remi in barca…
Il tema centrale di ‘Nudi e crudi’ è proprio la vita di coppia e di come questa possa ‘sopravvivere all’inesorabile trascorrere del tempo: ammesso e non concesso che esista un segreto per questo, qual è la ‘ricetta’ che offre questa pièce?
Non credo che ‘Nudi e crudi’ fornisca una ‘ricetta’, anzi, credo sarebbe anche sbagliato se lo facesse. Offre però tanti spunti di riflessione sulle dinamiche di coppia e su come queste si trovino ad affrontare il mutamento legato alla vita stessa e agli anni che passano.
Altra tematica forte dello spettacolo di Bennett è il cambiamento appunto e la dinamicità: quanto è attuale ‘Nudi e crudi’’?
Tantissimo…sul palco raccontiamo esattamente quello che succede a moltissime coppie, anche giovani, che perdono facilmente l’entusiasmo e si lasciano affascinare da cose esterne: ne è un esempio lo schermo dello smartphone, quante volte invece di parlare, chiedere, comunicare si preferisce rifugiarsi, immergersi nella luce dello schermo dei telefoni cellulari. Per quello che invece riguarda la dinamicità dei protagonisti di ‘Nudi e crudi’ abbiamo una coppia che va a velocità opposte: di fronte ad un fatto inaspettato lei vede una possibilità di cambiamento, di evoluzione; lui invece è terrorizzato, inadatto a cogliere questa opportunità. Non è dato sapere se neanche lei, nonostante l’atteggiamento più propositivo lo farà, di certo non lo faranno insieme…
Il Teatro La Fenice si prepara all’ennesimo pienone stagionale: cosa devono attendersi i tanti che verranno a vederla?
Ridere, ridere tantissimo: parlando delle tematiche dello spettacolo ci siamo forse dimenticati di sottolineare l’aspetto più ilare e divertente di questa commedia. Certo, sarà una risata che farà anche riflettere e lascerà un sapore agrodolce in bocca.
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