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“Ancora una volta l’Ospedale di Senigallia viene declassato dalla Regione”

Liverani (Fratelli d’Italia) sui tagli al servizio Otorinolaringoiatra

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L'ospedale di Senigallia

Ancora una volta l’Ospedale di Senigallia viene impoverito e declassato da una Regione, che ha tutto l’interesse a concentrare grossi poli nelle zone dove gravitano le loro amicizie, e da una Amministrazione Comunale, quella di Senigallia, dove “l’assordante silenzio” del Sindaco Mangialardi e dell’Assessore alla Sanità Carlo Girolametti è a dir poco imbarazzante. Tutto avviene ad insaputa dei cittadini e senza che le nostre istituzioni dicano una sola parola in difesa del nostro Ospedale.

Parliamo del Servizio Otorinolaringoiatra. Premessa: la UO ORL (Unità Operativa Otorinolaringoiatra) di Senigallia era da anni destinata ad essere la UOC (Unità Operativa Complessa) di riferimento dell’Area Vasta 2. Così era stato indicato sia dal Dr. Piero Ciccarelli prima che dal Dr. Giovanni Stroppa dopo in applicazione alle determine 1315, 1219 e altre. Lo diceva la logica e i numeri che facevano, a parità di personale, rispetto a Fabriano e Jesi.

Cinque anni fa venne messo un “facente funzioni”, una nomina politica senza alcun concorso, in barba a tutte le procedure previste per legge, non ultima la valutazione annuale dei curricula. Tale nomina ha affossato quasi del tutto la UO, e lo dicono i numeri. Logica avrebbe voluto che il “facente funzioni” fosse rimosso e sostituito visti i risultati, ma così non è stato perché la UOC conveniva cederla a Fabriano, ed infatti ad agosto la nuova determina (481) dava la UOC di ORL a Fabriano, mentre a Senigallia rimaneva una UOSD (Unità Operativa Semplice Dipartimentale), quindi un declassamento vergognoso. Attenzione però, perché dalle ultime notizie raccolte, pare che neanche questa faccia più parte dell’Ospedale di Senigallia.

La pianta organica attuale prevede tre medici, una infermiera più una tecnica audiometrista. Nel frattempo è stata levata anche la seconda infermiera. Con questo assetto, se ben organizzato il servizio, Senigallia avrebbe comunque un Reparto (UOSD) di Otorinolaringoiatra di tutto rispetto, in grado di gestire il 90% delle patologie, chirurgia compresa, rimanendo un punto di riferimento e gestione delle emergenze, tutti i giorni, dal lunedì al sabato mattina. Farebbe tutto questo con una spesa irrisoria per l’ASUR con in più le consulenze per i reparti, il Pronto Soccorso e le urgenze. E così facevano le tre persone che c’erano. La situazione attuale è invece completamente diversa, ed è una triste realtà:

1) La tecnica audiometrista (migliaia di esami strumentali all’anno) è in malattia da giugno, nessuno l’ha sostituita e non si sa quando e se rientrerà. A tutti i pazienti già prenotati da mesi viene chiesto di andare a Fano, Ancona ecc. Disservizi enormi quindi, con i pazienti sballottati in giro per le Marche per fare semplici esami strumentali;
2) Il posto del “facente funzioni” non è stato rimpiazzato e gira voce che cederanno il posto, in pianta organica a Senigallia, a Fabriano o Jesi. Rimpiazzarlo non sarebbe costato nulla. All’ex “facente funzioni” davano tra variabile Aziendale un incarico da quasi 130 mila euro l’anno, in pratica più di un Primario vero, ma senza aver fatto il concorso. Un medico giovane in sostituzione costerebbe meno della metà;

3) Il posto del Dr. Massimiliano Potena, scaduto il 31 dicembre, pare che non verrà prolungato/rimpiazzato, pare che anche questo posto verrà dato a Fabriano o Jesi, il che sarebbe assurdo.

4) L’incarico di responsabile delle UOSD di ORL di Senigallia non è stato ancora assegnato, le voci di corridoio che girano dicono che potrebbe essere dato a qualche “compagnuccio” imboscato in qualche ufficio, o addirittura a qualche medico di Fabriano o Jesi, cancellando così definitivamente anche la UOSD ORL di Senigallia, prevista invece nella precedente determina (481).

5) Dal 14 novembre non è più possibile effettuare interventi chirurgici visto che bisogna essere almeno in due chirurghi ORL in sala operatoria. Ci sono pazienti in lista d’attesa da mesi, alcuni con priorità di classe A, o oncologici, ai quali ora bisogna dirgli di rivolgersi ad altra struttura. Viene da se che questi pazienti si incavoleranno non poco, perché dopo aver aspettato mesi, ora dovranno chiamarli e dire loro di andare a mettersi in lista d’attesa da qualche altra parte. Scandaloso!

6) Dal 1° dicembre non c’è neanche più un “reperibile” la notte, ma neanche durante il giorno per la settimana per la gestione ORL per Pronto Soccorso e reparti.

Di fatto il reparto ORL è quasi chiuso, ma nessuno lo dice! Quindi tra un servizio efficiente a costo zero e la chiusura, le “teste pensanti” hanno probabilmente preferito la seconda ipotesi. Tra parentesi l’ORL ha un budget di poche migliaia di euro rispetto ai milioni di euro di altri reparti, con tre soli medici (senza neanche un direttore), una infermiera e una tecnica. Senigallia, senza alcuna valida ragione, con una ORL in Area Vasta 2 tuttora completamente disorganizzata da anni, avrà perso l’ennesimo servizio/reparto nel completo disinteresse generale di tutti a totale svantaggio della popolazione locale. Disservizi enormi visto che Torrette non ce la fa a gestire le patologie di base con liste d’attesa anche di anni. Hanno giustamente priorità gli interventi complessi quindi i senigalliesi dovranno mettersi in coda con tempi di attesa biblici.

A fronte di questa situazione disastrosa, oltre alle “mosche” in sala operatoria e a tantissime altre disfunzioni, pochi giorni prima della fine dell’anno ci siamo “gustati” l’intervista al Dott. Fabrizio Volpini che, con una faccia tosta senza limiti, è riuscito a magnificare quanto di buono fatto, e si farà, per l’Ospedale di Senigallia. Non ci ha stupito la sua intervista scandalosa (dovrebbe farsi un giretto al Pronto Soccorso e nei reparti parlando con chi si fa un “mazzo” tanto per sopperire alle criticità!), la scuola del PD nel raccontare le “supercazzole” è famosa in tutta Italia come anche a Senigallia. Come sempre un conto sono le chiacchiere vuote di questi personaggi e un conto la realtà.

E’ un dato di fatto che l’Ospedale di Senigallia è stato scientificamente depauperato dall’ex Governatore Mario Spacca fin dal 2005, quando a Senigallia era Assessore alla Sanità quel Fabrizio Volpini che oggi ritroviamo, guarda caso, come Consigliere in Regione, oltre che come Presidente della Commissione Sanità. Il silenzio è stato quindi premiante. Gli unici a rimetterci sono, come sempre, i Cittadini.

Il Sindaco Mangialardi e l’Assessore Carlo Girolametti vorranno dire e fare qualche cosa incontrando i vertici dirigenziali Regionali e dell’Area Vasta o, come sempre, faranno spallucce girandosi dall’altra parte visto che a loro, se dovessero avere una problematica particolare, basterà fare una telefonata “all’amico Fabrizio Volpini” per scavalcare code e avere una super corsia preferenziale?

Anno nuovo problemi vecchi, fino a quando queste persone avranno il mano il bastone del comando, Senigallia non solo non vedrà la luce in fondo al tunnel, ma neanche il tunnel!

da Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia.

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