Come in passato, anche quest’anno, con l’approssimarsi delle festività natalizie, sono riprese le attività preventive disposte dal Comando Provinciale Carabinieri di Ancona, finalizzate ad arginare il fenomeno degli incidenti connessi all’uso dei “botti” legali e illegali, soprattutto in occasione del capodanno.

Per contenere il numero di vittime di questo tipo di incidenti, ogni anno l’Arma dei Carabinieri promuove una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta soprattutto ai più giovani.

Il 16 dicembre, nell’ambito di tale iniziativa, i Carabinieri specializzati Artificieri del Reparto Operativo di Ancona hanno incontrato gli alunni delle terze classi dell’Istituto Alberghiero “A. Panzini” di Senigallia, ai quali hanno illustrato le norme che disciplinano la vendita e l’uso dei fuochi pirotecnici ai fini della sicurezza.

Il Luogotenente Savino Crudele, artificiere e padre di un alunno dell’Istituto Panzini, ha spiegato quali sono i rischi legati all’uso incauto di materiale pirotecnico sia di tipo legale ma soprattutto di tipo illegale. Ai ragazzi presenti sono state proiettate foto che più delle parole hanno illustrato le conseguenze derivanti dall’uso improprio dei fuochi d’artificio, che possono produrre lesioni gravi, come ustioni al viso e alle mani, e danni alla vista.

Gli artificieri dell’Arma hanno poi raccomandato di non usare nel modo più assoluto “botti” pirotecnici proibiti, i quali, invece, in considerazione della loro elevata potenza possono provocare danni anche peggiori.

I militari hanno concluso esortando gli alunni a evitare di acquistare “botti” venduti a basso costo e senza etichette, che spesso manifestano deflagrazioni anticipate.

L’ultima importante raccomandazione del Luogotenente Crudele è stata quella di evitare di raccogliere “botti” inesplosi per strada per poi tentare di accenderli poiché potrebbero comunque attivarsi improvvisamente causando gravissimi danni. “Anzi – ha concluso l’esperto – in caso di rinvenimento di fuochi inesplosi a terra bisogna allontanarsi dalla zona e segnalare la loro presenza alle forze di polizia per l’intervento di personale specializzato”.