Abusi sessuali, minacce e stalking: giovane senigalliese a processo
I rapporti sessuali filmati col telefonino e i video usati per minacciare l'ex fidanzatina
Abusi sessuali, minacce, stalking e lesioni, produzione di materiale pornografico. Sono alcune delle accuse per cui un giovane di Senigallia è finito a processo mercoledì 23 novembre al tribunale collegiale di Ancona presieduto dal dott. Ausili. Un rapporto iniziato come tanti altri: lei minorenne all’epoca dei fatti, lui 20enne e un fidanzamento che, durante i 18 mesi di “vita”, diviene sempre più ossessivo; tanto da filmare col telefonino i rapporti sessuali e minacciare di pubblicare i video se la giovane avesse rifiutato le richieste hard.
I fatti risalgono al periodo tra febbraio 2014 e agosto 2015: la ragazza, rappresentata dall’avvocato Claudia Vece di Falconara, ha ripercorso in aula – a porte chiuse per tutelarla – alcune delle vicende finite a processo.
In particolare la giovane – rivoltasi all’associazione Donne e Giustizia (rappresentata dall’avv. Meri Focante di Macerata) avrebbe raccontato di come lui la faceva ubriacare per poterla avere con più facilità, oltre a insultarla e umiliarla davanti agli amici con scenate di gelosia e altri episodi che sono stati ripercorsi dai testi della difesa, ascoltati dai giudici. Tutto questo sarebbe durato fino a quando lei non ha deciso di lasciarlo e di interrompere quella storia trasformatasi in un vero e proprio incubo.
Il ragazzo, difeso prima dall’avv. Stefano Drago e ora dall’avv. Corrado Canafoglia, è agli arresti domiciliari dal gennaio 2016: ha negato però ogni addebito affermando che i rapporti erano consenzienti e che le varie telefonate e i messaggi alla giovane erano solo per convincerla a tornare con lui.
Il processo è stato rinviato al 21 dicembre per la discussione finale.
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