“Vogliono far diventare l’intero centro storico un’area a traffico limitato”
Sartini: "il primo passo era quello di chiudere ponte II Giugno, poi passeranno a via Portici Ercolani, via Pisacane e via Testaferrata"
“… chiusura del ponte 2 giugno … dove di fronte ai problemi strutturali emersi nel corso delle ultime verifiche e all’impossibilità di fare investimenti per un suo immediato risanamento nelle modalità previste dalla legge, abbiamo scelto di interdire il traffico veicolare e limitare il transito esclusivamente alle biciclette e ai pedoni.“
A chi vogliamo prendere in giro?
Ormai è stato deciso che il centro storico deve diventare tutta area ZTL e, in un modo o in un altro, la strada che l’amministrazione vuole percorrere in modo nascosto è tracciata.
In un primo momento si era parlato di cambiare il senso di marcia o di chiudere addirittura delle vie del centro poi, genialata, dopo la rivolta dei commercianti del centro storico, si è trovata di colpo la nuova strategia.
Il primo passo sarà quello di chiudere il ponte, in fin dei conti non è più staticamente sicuro per il traffico veicolare… non è colpa nostra… siamo obbligati a farlo per tutelare l’incolumità dei cittadini! Non diciamo per quanto tempo… mesi… anni… Lo teniamo chiuso. Poi quando sarà ovvio che tutto il traffico in uscita dal centro, sboccando obbligatoriamente solo sulla statale, andrà a creare criticità, cominceremo a parlare di chiudere via Portici Ercolani.
Abbiamo già fatto le prove tecniche in questi giorni con i mercatini europei. Lasceremo passare ancora un po’ di tempo, durante il quale si confermerà che ormai il meccanismo è oliato, e quindi si potranno mantenere il ponte e i portici in maniera pedonale.
Da lì a chiudere anche via Pisacane e via Testaferrata, il passo è breve… che ci vuole…
Ed ecco lì che l’intero centro storico è in ZTL alla barba di chi in centro ci lavora e ci vive in fin dei conti non sono attività turistiche che rendono bella la città.
La stessa strategia di camuffamento l’hanno orchestrata e attuata con piazza Garibaldi… zitti zitti, prima ci hanno detto delle cose, poi per farci stare buoni, ce ne hanno dette delle altre, e alla fine ci hanno tolto tutto: i parcheggi e l’accesso alle macchine.
Allora le domande che sorgono spontanee sono:
“Perché prendere in giro i cittadini?”
“Perché non hanno il coraggio di dire realmente e subito quello che vogliono fare ai propri elettori e cittadini?”
Le risposte possono essere più che ovvie e le lasciamo a voi.
La città diventerà più bella? Forse si, ma a quale prezzo? Un centro storico senza attività commerciali, studi professionali, né residenti ma pieno di bar e ristoranti. Quanto potranno durare anche i bar e i ristoranti senza accesso veicolare o parcheggi e soprattutto senza chi prende il caffè giornalmente?
Meditate gente, meditate.
Chi va a prendere un caffè in centro non vuole mica parcheggiare davanti al bar.
Senigallia leader nella promozione turistica della regione Marche. A sostenerlo un’indagine del Centro Studi della CNA Marche.
“La capacità di Senigallia di attrarre visitatori e turisti” afferma il segretario CNA Marche Otello Gregorini “è confermata dal fatto che nell’ultimo anno, detiene il primato di pernottamenti tra le località turistiche delle Marche. Infatti sono stati 1.029.947 le notti passate nelle strutture ricettive di Senigallia da parte di turisti italiani e stranieri. In questa classifica Senigallia precede San Benedetto e Pesaro. Di chi il merito? Secondo il nostro studio delle bellezze artistiche e delle tradizioni storiche e culturali, di un litorale curato e attrezzato ma anche del radicamento e della diffusione di produzioni artigiane e delle specialità culinarie che però non sono ancora pienamente valorizzate”.
Secondo l’Osservatorio regionale sul turismo, nell’ultimo anno i turisti che sono arrivati a Senigallia sono stati oltre 170mila. Tra questi gli stranieri sono stati più di 25mila.
Secondo l’indagine del Centro Studi CNA delle Marche, nella provincia di Ancona le industrie alimentari in attività sono 415 di cui 44 a Senigallia dove si producono soprattutto prodotti da forno, pasticceria, paste alimentari e prodotti farinacei. Consistente anche l’offerta di ristorazione con 206 imprese a Senigallia e 1.303 nella provincia. Per dormire nel senigalliese ci sono 448 tra alberghi, bad &break fast ed agriturismi su 1.225 strutture attive nella provincia di Ancona." Immagino che la CNA (per qualcuno) sia un ente corrotto e che i suoi studi siano veri solo quando dichiarano catastrofe e pestilenza..ma per lo meno è un dato e uno studio fatto da un ente e non un politico. Attendo i link oppure i siti dove vedere l'andamento del 2016 (io non ho torvato fonti ufficiali). Grazie
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