Patrimonio artistico distrutto, Brignone: “subito la nomina del Soprintendente”
"Colpisce la lentezza e la farraginosità del processo decisionale del Ministro Franceschini"
La sequenza sismica nell’area dell’Italia Centrale, culminata con scossa di magnitudo 6.5 del 30 ottobre e iniziata il 24 agosto si colloca all’interno di una fascia sismica ben nota ed ha colpito quattro regioni con alta densità di patrimonio artistico- culturale del nostro Paese.
Un’altra caratteristica conosciuta nelle sequenze sismiche dell’area appenninica è la possibilità che si verifichino, come è infatti accaduto, sequenze di nuove forti scosse: eventualità peraltro annunciata dalla stessa Commissione grandi rischi.
Risulta però evidente come, dopo il terremoto di agosto e dopo le scosse del 26 ottobre, non solo non si siano puntellati i monumenti, ma non si è portato via e messo in sicurezza l’importante patrimonio mobile artistico di quelle zone e purtroppo i capolavori di pittura, scultura e oreficeria ora giacciono sotto le macerie.
Colpisce la lentezza e la farraginosità del processo decisionale del Ministro Franceschini con rallentamenti, sovrapposizioni, rimbalzi e stasi inaccettabili in situazioni come queste in cui erano necessari interventi rapidi per mettere in salvo i beni artistici.
Per tali motivi ho interrogato il Ministro per chiedere quali iniziative urgenti intenda adottare per salvaguardare i beni storici ecclesiastici colpiti e se non ritenga fondamentale provvedere immediatamente alla nomina di un Soprintendete unico per le aree colpite dal terremoto con l’obiettivo di concentrarsi sul recupero del patrimonio mobile ed immobile. Lo dichiara in una nota la deputata di Possibile, Beatrice Brignone
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