Continuano i controlli e i sopralluoghi a Senigallia a seguito della forte scossa di terremoto di domenica 30 ottobre che ha sconvolto le Marche e l’Umbria. Dopo le scuole, i Vigili del fuoco del distaccamento senigalliese sono stati impegnati in una decina di interventi volti a verificare la presenza di alcune crepe o distacchi di intonaci che si sono registrati in alcuni edifici della città.

Nella giornata di lunedì 31 ottobre, infatti, il personale Vigilfuoco è stato impegnato in un’abitazione privata lungo la statale Adriatica nella frazione Marzocca, dove i residenti avevano richiesto di verificare un distacco successivo al sisma delle ore 7:41. In pratica si è registrato il cosiddetto “scoppio” del calcestruzzo, il distacco cioè di intonaco e poco altro a causa dell’arrugginirsi dei ferri interni alla muratura, episodio che il terremoto ha in qualche modo “agevolato” ma che sarebbe avvenuto comunque: dal controllo non è emersa alcuna criticità.

Più delicata la situazione della chiesa di Montignano, dove sono state riscontrate alcune crepe nei rosoni in gesso che hanno costretto al provvedimento di chiusura temporanea della struttura religiosa in attesa di ulteriori verifiche da parte di ditte specializzate. Altre crepe all’intonaco, oltre a quelle già annunciate al duomo senigalliese, sono state visionate alla chiesa del Porto, dove, comunque non si sono riscontrati problemi e le funzioni sono proseguite regolarmente.

Nessuna criticità nemmeno per quanto riguarda gli altri interventi nelle frazioni e nel centro storico di Senigallia: alcuni calcinacci e cornicioni pericolanti sono stati rimossi dai pompieri in via Gherardi (FOTO in alto e a destra) a causa di lievi distacchi che hanno costretto alla rimozioni di più parti, anche se di modeste dimensioni. L’area è stata infine transennata.