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Danni del terremoto a Senigallia e in Valmisa: segnalate lesioni a chiese e abitazioni

Crollato spigolo di un campanile a Corinaldo, crepe superficiali in molte case, proseguono rilievi in tutti gli edifici pubblici

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Terremoto: crepe nell'intonaco del Duomo di Senigallia

Il danno più evidente che la violenta scossa di terremoto del 30 ottobre ha causato tra Senigallia e la Valmisa è con ogni probabilità il crollo di uno spigolo della sommità del campanile della Chiesa dell’Addolorata di Corinaldo: già lesionato e messo in sicurezza dopo le scosse precedenti, non ha retto al sisma di magnitudo 6.5.

Una parte della struttura è caduta su un tetto sottostante, causando la rottura di alcuni coppi ma senza sfondarlo: sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Senigallia che hanno raggiunto con difficoltà la parte alta della torre campanaria, rimuovendo materiali a rischio di ulteriore crollo e transennando tutta l’area circostante. Sempre a Corinaldo si sono registrate lesioni anche al Palazzo Comunale: il tutto, unito al rischio di nuove scosse dello sciame sismico in atto, ha indotto il sindaco Principi ad annullare tutte le manifestazioni in corso nel paese, comprese le attese serate finali di Halloween.

Altre verifiche statiche sono state eseguite dai pompieri dei distaccamenti arceviese e senigalliese, sulle colline dell’entroterra, in molti punti del comune di Arcevia, su un’abitazione privata di Trecastelli, in via Francavilla, e a Vallone di Senigallia, in via Borgo Panni.

Spostandoci sulla costa, nel centro abitato di Senigallia, i Vigili del Fuoco sono stati chiamati a verificare le condizioni di abitazioni su strada del Cavallo, sulle colline che affacciano sul mare, via Ugo Mondolfo, parallela del lungomare Marconi, via Mamiani, a ridosso del centro storico, via Podesti, lungo la strada statale Adriatica.

In tutti i casi si sono rilevate crepe superficiali nelle pareti di tali abitazioni, ma in nessuno si può parlare di situazioni di pericolo o di inagibilità degli edifici. Allo stesso modo non destano preoccupazioni le crepe che si sono create in più punti nell’intonaco della Cattedrale di Senigallia.

Chiesetta dei Berardinelli a Scapezzano, danneggiata da abbandono e terremotiProprio a una zona periferica di Senigallia, che alla giornata del 30 ottobre lega l’evento più funesto legato alla furia della terra, dato che ricorre l’86esimo anniversario del terremoto del 1930, fanno riferimento le fotografie in fondo a questo articolo: si tratta della chiesetta dei Berardinelli, che si trova, salendo verso Scapezzano, all’incrocio tra strada della Marina e via Berardinelli. Il piccolo edificio, in abbandono, era già lesionato, ma le crepe e il dissestamento si sono acuiti con il sisma della mattina del 30 ottobre.

Chiesetta dei Berardinelli a Scapezzano, danneggiata da abbandono e terremotiA Senigallia e in tutta la Valmisa, lo ricordiamo, sono in corso i rilievi su tutti gli edifici pubblici, ad opera dei tecnici coordinati dalle varie Amministrazioni Comunali. Nella giornata del 31 ottobre le scuole rimarranno chiuse in tutto il territorio.

Foto di Andrea Pongetti e Massimo Mariselli

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