Operazione antibracconaggio a Senigallia
Scoperto un cacciatore che faceva uso di un richiamo elettromagnetico; sequestrata anche una grossa gabbia trappola
Nella giornata di domenica 16 ottobre, la Vigilanza Venatoria del WWF e di Legambiente ha inferto un duro colpo al bracconaggio nella zona di Senigallia.
Già dalle prime luci dell’alba le Guardie Volontarie hanno circoscritto un’ampia zona agricola da cui provenivano numerosi spari. Dopo aver accertato diverse violazioni dei cacciatori presenti in zona, come ad esempio la caccia a pochi metri da un’abitazione e altre irregolarità, le Guardie rivolgevano la loro attenzione verso un appostamento temporaneo.
Dopo una puntigliosa osservazione, decidevano quindi di intervenire, scoprendo un cacciatore senigalliese che faceva uso di un richiamo elettromagnetico, vietato dalla legge, abbattendo inoltre un merlo.
Veniva quindi chiesto l’intervento della Polizia Provinciale, che provvedeva al sequestro dell’arma, del richiamo vietato e della fauna abbattuta. L’uomo verrà anche denunciato per utilizzo del richiamo elettromagnetico e rischia una sanzione penale fino a 1.500 euro.
Successivamente le Guardie Venatorie intervenivano a supporto degli uomini della Polizia Provinciale nel contrasto alla cattura illegale di fauna selvatica. Veniva rinvenuta e quindi sequestrata una grossa gabbia trappola per la cattura di corvidi posizionata in un orto, illegalmente detenuta e pronta alla cattura.
Continuerà per tutto il periodo migratorio la vigilanza congiunta delle Guardie del Panda e del Cigno, a tutela delle biodiversità e della fauna selvatica e a contrasto di ogni forma di bracconaggio e di violazioni delle norme a tutela delle persone.
da Coordinatore Guardie WWF Ancona Coordinatrice Nucleo Legambiente Ancona
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