Lo sguardo delle vittime in una mostra fotografica alla biblioteca Antonelliana
La mostra fotografica 'Licenza di Tortura' è a firma di Claudia Guido
Proprio in questi giorni la sentenza sulle controverse circostanze della morte in carcere di Stefano Cucchi ha riportato alla ribalta il tema della violenza perpetrata in ambiente carcerario e comunque da esponenti di istituzioni che dovrebbero garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini.
Ora presso la sala lettura della Biblioteca Antonelliana di Senigallia è stata allestita la mostra fotografica Licenza di Tortura, un progetto, ideato e realizzato dalla fotografa padovana Claudia Guido, consistente in una serie di ritratti dei familiari delle vittime di abusi da parte di alcuni esponenti delle Forze dell’Ordine. ‘Morti di Stato’ che nella maggior parte dei casi attendono ancora giustizia.
Contrariamente alle immagini violente a cui le cronache ci hanno abituato, Claudia ha scelto di non ritrarre i corpi privi di vita e le facce tumefatte delle vittime; davanti al suo obiettivo sono finiti i volti dei sopravvissuti ai pestaggi (è il caso di Luciano Isidro Diaz, Stefano Gugliotta e Paolo Scaroni) e i sopravvissuti alla morte dei propri figli, genitori o fratelli.
Come spiega l’autrice, sono “visi di gente comune, di gente che ha sofferto come chiunque potrebbe soffrire di fronte a quello che hanno passato”. In questo modo la giovane fotografa ha inteso provocare l’immedesimazione dello spettatore: quei volti decontestualizzati ci aiutano a dire ‘potrei essere io’ e ‘poteva succedere a me’.
Come ci hanno ricordato anche le cronache di questi giorni, l’Italia, nonostante la convenzione Onu firmata 25 anni fa, non ha ancora introdotto nel proprio ordinamento il reato di tortura, rendendo la vita di chiunque potenzialmente in pericolo da parte di chi invece dovrebbe vigilare sulla propria incolumità e sicurezza.
Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino, Stefano Cucchi, Luciano Isidro Diaz, Michele Ferrulli, Carlo Giuliani, Stefano Gugliotta, Franco Mastrogiovanni, Riccardo Rasman, Paolo Scaroni, Giuseppe Uva.
Undici storie in venti ritratti.
CLAUDIA GUIDO è una fotografa professionista di 29 anni.
Ha iniziato a studiare fotografia negli anni del liceo artistico. Trasferitasi a Firenze si è laureata in Fotografia.
Attualmente vive a Monfalcone dove prosegue la sua attività fotografando i suoi personaggi nei luoghi che a loro appartengono e mai in studio. Dal 2014 ha iniziato ad esporre le sue opere in mostre che hanno toccato le principali città italiane.
Intensa anche la sua presenza sui media collaborando con testate quali L’Espresso, Fools Journal, Barbadillo, Articolo 21, Globalist, Radio Città Fujiko, TG3 Emilia Romagna, Sugar Daily.
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