Senigallia, a scuola “chi rompe paga”
Computer danneggiato con atto volontario, punita l'intera classe. La preside: "Decisione per educare i ragazzi"
“Non c’è stata nessuna volontà di imporre né minacciare: da regolamento, puniamo i danneggiamenti volontari e gli atti vandalici facendo ripagare il danno al colpevole o, qualora non sia possibile stabilirlo, all’intera classe“. Così interviene Elena Giommetti, la dirigente scolastica dell’istituto d’istruzione superiore B.Padovano, sull’episodio del computer danneggiatoriportato sulla stampa da Marcello Liverani, coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia.
Alla base dell’episodio c’è stato, riporta la preside, una volontaria manomissione dei circuiti elettrici che ha causato un sovraccarico e quindi il danno alla scheda, che si è “bruciata” producendo una “fumata”. Un episodio simile a un fatto verificatosi in passato e per cui non era stato possibile identificare i responsabili. Questa volta si è riusciti a circoscrivere le responsabilità a una classe prima, ma insegnanti e dirigente non sono riuscite a farsi dire chi fosse il colpevole, per cui tutta la classe è stata sanzionata come da regolamento d’istituto. Regolamento che era stato proprio a inizio anno scolastico illustrato a tutti gli studenti, soprattutto quelli delle prime.
A pochi giorni dall’episodio, avvenuto circa una settimana fa, è stato convocato un consiglio di classe straordinario alla presenza dei genitori: questi ultimi, a detta della dirigente Giommetti, si sono dichiarati d’accordo con la decisione di “multare” di circa 10 euro tutti i compagni di classe del responsabile. “Più che una punizione è un momento educativo – ha concluso Giommetti – anche perché altrimenti ci ritroveremmo senza più attrezzature o strumentazioni. I genitori si sono dichiarati soddisfatti della regola che ci siamo dati nell’istituto, tanto è vero che molti hanno già pagato la quota simbolica, ma utile ad acquistare il componente. Speriamo che così abbiamo imparato la lezione più importante“.
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