Approvata la variante al piano degli arenili: Senigallia sceglie il decoro d’inverno
Strutture sempre in spiaggia per un lungomare vivo tutto l'anno
E’ stata approvata in via definitiva dalla giunta senigalliese la variante 2016 al piano degli arenili. Un variante per favorire la destagionalizzazione e che prevede – come già si sapeva dal marzo scorso – la possibilità di far rimanere alcune strutture sulle concessioni demaniali anche durante i mesi invernali, a patto che vengano mantenute soprattutto decoro e fruibilità della spiaggia di velluto.
“La spiaggia è una vetrina per la città – spiega il vicesindaco e assessore all’urbanistica Maurizio Memè – per cui chiediamo solo che si faccia attenzione al decoro perché chiunque usufruisca del litorale in inverno si trovi davanti una situazione di cura e attenzione per il demanio che è di tutti, come se fossimo ad agosto”.
La variante era infatti stata già approvata il 15 marzo 2016, poi erano state presentate alcune osservazioni dalle associazioni di bagnini; da lì si è passati in conferenza dei servizi con le controdeduzioni e infine si è atteso il parere vincolante di Regione e soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.
Osservazioni (e di conseguenza soluzioni) per mitigare la presenza di fenomeni erosivi, o ampliare il fronte della concessione di massimo tre metri a parità di superficie concessionata; o come per i rimessaggi, che potranno modificare nella stagione invernale l’area di sedime per salvaguardare le imbarcazioni dalle mareggiate.
Un lungomare vivo e dinamico, usufruito durante tutto l’anno e dove sono vietati i brutti magazzini all’aperto con le strutture estive accatastate e magari ricoperte di involucri disomogenei e, a volte, anche pericolosi.
Il problema è che questa variante arriva nel momento in cui gli operatori balneari hanno già terminato i lavori per la sistemazione delle aree demaniali concesse, con il rischio quindi di dover rimettere mano nuovamente sulle strutture per adeguarsi ai criteri contenuti. “In realtà la situazione contenuta nel piano è ben nota da marzo – spiega Memè – sia agli operatori balneari sia alle associazioni di categoria con cui ci siamo incontrati, quindi non ci sono sorprese. Non obbliga a mantenere le strutture, ma ne dà la possibilità. Gli operatori potranno scegliere liberamente anche di smontare tutte le attrezzature, oppure solo alcune. A tutti, però, sarà chiesto di tutelare l’arenile garantendo la qualità dell’architettonica delle strutture. A partire dalla seconda metà di novembre, infatti, saranno avviati i controlli per verificare che le disposizioni previste dal Piano siano applicate”.
In questi giorni, gli uffici competenti stanno già diffondendo tra i vari operatori un apposito vademecum con le istruzioni per la corretta applicazione del Piano.
Per tutte le informazioni necessarie, prima che si passi ai controlli e alle eventuali sanzioni, ci sarà un periodo utile (fino a metà novembre) per informare gli operatori delle situazioni da correggere. Come, ad esempio, le lamiere usate come parasabbia: oltre all’estetica poco curata, sono pericolose per chi accede al mare d’inverno.
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