Senigallia, in mostra i lavori del laboratorio di arteterapia
Alla sala expo-ex (di fianco la Rocca roveresca) dipinti e disegni degli utenti del servizi sollievo: venerdì 30 l'inaugurazione
Sarà inaugurata venerdì 30 settembre alle ore 18, nei locali dell’Expo Ex di Senigallia, la mostra di pittura “Non è il nero“. Curata come sempre dal maestro d’arte Andrea Marconi, l’esposizione è il frutto del laboratorio di arteterapia realizzato nell’ambito del Servizio Sollievo, progetto rivolto alle persone con disagio mentale e alle loro famiglie. La mostra resterà aperta al pubblico anche il 1° e il 2 ottobre, dalle ore 17 alle ore 20.
Cinquanta le opere in esposizione realizzate dai dieci artisti che hanno partecipato al progetto da maggio 2015 e maggio 2016, di cui venti sono tavole e trenta sono disegni.
Il Servizio Sollievo rappresenta una rete consolidata che permette ai Comuni dell’Ambito territoriale sociale n. 8 di erogare efficaci interventi e attività sul territorio grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale – Asur area Vasta n.2 – Distretto di Senigallia e le cooperative sociali “H Muta” e “Casa della Gioventù”.
“Il servizio Sollievo – afferma l’assessore ai Servizi alla persona Carlo Girolametti – garantisce sostegno e ascolto alle persone che soffrono di disagio mentale e ai loro familiari attraverso i punti di accoglienza dislocati nei Comuni e visite domiciliari. Vengono offerte, inoltre, occasioni finalizzate all’integrazione sociale in cui l’individuo può esprimere i suoi vissuti riscoprendo potenzialità e risorse ritenute ormai perdute, ma in realtà, solo offuscate dalla malattia“.
“Quest’anno la mostra è intitolata “Non è il nero” – spiega il maestro Andrea Marconi – ma in realtà significa il suo esatto contrario, cioè il “non più bianco”: un foglio, una tavola, una tela che ricchi di colore esprimono un tratto di personalità, lo trasportano fuori in maniera violenta o, comunque, in modo che non si possa più ignorare, qualsiasi sia il messaggio che si vuole trasmettere. Gli artisti quest’anno hanno utilizzato le tecniche più svariate, a volte senza porsi un reale obiettivo, mescolando semplicemente colori per il puro gusto di farlo, tentando di trovare delle soluzioni creative, utilizzando poi quel “nero” per aumentare i contrasti o dare risalto a tutti i colori messi in opera“.
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