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Fusione con Morro: il comune di Senigallia come ha scelto i propri esperti?

"Gli esperti sono stati nominati tali solo grazie alla partecipazione a due incontri convocati dal Comune: sulla base di quali criteri?"

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Tramonto a Morro D'Alba

Il prossimo 23 ottobre 2016 a Senigallia ed a Morro d’Albasi voterà SI’ o NO per la fusione per incorporazione tra i due Comuni. Di tutta questa operazione, su cui come lista civica abbiamo già espresso delle perplessità vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 50/2015, le cose che più mi hanno colpito son due: la prima è stata la fretta, la troppa fretta riservata ad un argomento di così grande importanza, la seconda è stata l’assenza di trasparenza.

Sulla rapidità, abbiamo già parlato e qui intendo ribadire la “perla amministrativa” frutto dell’accordo maggioranza/Paradisi-Rebecchini a cui ho assistito in Consiglio il 02/09: votare sì alla proposta, e quindi far proprio lo studio di fattibilità, e poi indire serrate commissioni di approfondimento – svoltesi il 12-15-19/09 – sugli aspetti non affrontati dallo “Studio di fattibilità”. Come dire, prima votiamo e poi approfondiamo. Illogico.

Sull’assenza di trasparenza. Incuriosito da quanto scritto nella delibera n. 218 della Giunta di Senigallia del 02/08 (allegato 1) con cui è stato costituito il gruppo per la redazione dello studio di fattibilità, “Preso atto della disponibilità manifestata dai seguenti esperti a far parte, a titolo gratuito, del suddetto gruppo di lavoro: – Marcello Mariani – Giuliano De Minicis;”, il 20 c.m. ho depositato un’istanza accesso atti (allegato 2) chiedendo “il rilascio di copia dei documenti/atti avente data certa con cui i signori Mariani e De Minicis hanno manifestato la propria disponibilità a far parte del gruppo di lavoro di cui alla deliberazione n. 218/2016”.

Il 27/09 il Sindaco mi risponde (allegato 3) scrivendo che “l’accettazione da parte dei due esperti indicati nella deliberazione non è avvenuta attraverso uno specifico atto di assenso ma attraverso comportamenti concludenti, vale a dire attraverso la partecipazione diretta, senza oneri a carico dell’Ente, ai due incontri convocati dal Comune per discutere della proposta di piano di fattibilità della fusione”.

Gli esperti sono stati nominati tali solo grazie alla partecipazione a due incontri convocati dal Comune. Mi piacerebbe sapere come ciò sia stato possibile: per caso qualcuno che partecipava alle riunioni si è affacciato alla finestra e ha visto passare i due nominati? Sulla base di quali criteri sono stati nominati esperti? Il solo fatto che abbiano prestato attività a favore del Comune, a proposito sarebbe interessante sapere che tipo di apporto han dato allo studio, a titolo gratuito non giustifica che la loro nomina sia avvenuta “per fatti concludenti”; è per avere chiarezza che ho depositato una seconda istanza (allegato 4), confidando in risposte degne di questo nome.

da Senigallia Bene Comune
Giorgio Sartini
Consigliere comunale

Commenti
Solo un commento
anfatti
anfatti 2016-09-30 12:22:42
volete dire che se davanti a quella porta fossi passato io con i caffè e se glieli avessi offerti, avrebbero nominato anche me come esperto del comitato tecnico? Acc, che occasione persa!
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