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“Pannolini collettivi? Una battaglia già vinta”

L'intervento di Roberto Paradisi (Unione Civica) dopo la lettera di alcuni genitori sulle intenzioni dell'amministrazione comunale

Autospurgo Quattrini - Massima reperibilità - Marotta-Mondolfo
Roberto Paradisi e Maurizio Mangialardi

Ho letto con stupore un intervento di un gruppo non identificato di genitori di bimbi che frequentano gli asili nido di Senigallia in cui si afferma che il dibattito sul progetto dei pannolini riciclabili e collettivi si è aperto e spento nel giro di una settimana e che tale dibattito avrebbe preso addirittura pieghe partitiche. Questi genitori, evidentemente, seguono molto poco le vicende locali.

Poche ore prima del loro intervento, infatti,in Consiglio Comunale avevo interrogato il sindaco spiegando la preoccupazione del sottoscritto (che, oltre ad essere consigliere comunale di lista civica, e quindi senza nessuna tessera di partito in tasca, è anche genitore di un bimbo che dovrà frequentare il nido) sul progetto “pannolino riciclabile” invocando la libertà di scelta per ogni genitore e invitando l’Amministrazione a rinunciare all’obbligatorietà del progetto. Peraltro rimarcando la forte perplessità sull’affidamento del servizio a cooperative locali e romagnole (tanto per cambiare).

Il sindaco, tornando indietro sui primi passi fatti dall’Amministrazione, ha garantito ufficialmente (il tutto è a verbale) che il progetto non sarà più obbligatorio ma solo facoltativo. Faccio presente a questi genitori che ci sono altri genitori, altrettanto interessati alla vicenda e altrettanto contrari alla sperimentazione che non solo hanno seguito in modo serio il dibattito ma hanno anche fornito al sottoscritto una serie di documenti in base ai quali è stato possibile ricostruire tutte le tappe della questione. Con tali genitori, che si sono presentati di persona al sottoscritto, ho condiviso e vinto una battaglia di civiltà per la libertà delle famiglie e la salvaguardia dell’intimità dei nostri bimbi.

Di altri genitori, di cui non conosco il nome, pronti a mettere inopportuni puntini sulle “i” e a dipingere a tratti inveritieri un dibattito sì serrato ma, almeno da parte del sottoscritto, per nulla ideologico o partitico, vengo a sapere solo ora. A battaglia vinta e conclusa, almeno sul versante della libertà della gestione dell’intimo dei nostri figli. Continuerò invece a vigilare, ed in modo continuo e scrupoloso come nel mio stile, le modalità di affidamento del servizio di sperimentazione (volontaria) e la gestione della stessa con denaro pubblico.

Commenti
Solo un commento
fra77 2016-09-07 13:28:36
Quindi tutto risolto. Una opposizione costruttiva serve sempre x migliorare e monitorare il tutto,ed una amministrazione che ha capito di errare si è corretta. Il servizio sarà facoltativo come giusto che sia,xche è giusto scegliere e non imporre. Bene anche il sindaco che è giunto ad una soluzione ragionevole.
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