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“Fusione con Morro d’Alba”, mentre a Morro tutti ne parlano a Senigallia tutto tace

"Cosa c’entra Morro d’Alba con Senigallia visto che la sua storia è sempre stata verso Jesi?"

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Marcello Liverani

Fusione con Morro d’Alba”, mentre a Morro tutti ne parlano ed è anche nato un Comitato per il NO, a Senigallia tutto tace, tranne il Sindaco che un giorno si e l’altro pure compare sulla stampa per, ovviamente, magnificare e lodare questa operazione.

Una fusione che porterà vantaggi sicuri agli Amministratori, ma non di certo ai cittadini dei due paesi. I vantaggi sono chiari, la fusione potrebbe portare ad una eventuale terza ricandidatura di Mangialardi trovando l’escamotage per aggirare le regole; porterà 2 milioni di euro all’anno per 10 anni, e in più l’accontentare i vertici Regionali su questa fusione permetterà al Sindaco Mangialardi di far salire le sue quotazioni per un posto in Senato qualora il Referendum di Renzi dovesse vincere, perché con le nuove regole in Senato ci andranno i Sindaci nominati dalle Regione, non certo dai Cittadini in quanto sarebbe troppo democratico.

A livello amministrativo ci guadagnerebbe Senigallia, Morro perderebbe i beni, gli immobili, e il loro personale dipenderebbe dal Comune di Senigallia. Senigallia avrebbe ancora più spese visto che il territorio aumenterebbe, e visto come viene tenuta Senigallia è facile ipotizzare che Morro farebbe la stessa fine. Dice il Sindaco che Morro d’Alba conserverà la municipalità e non sarà quindi una frazione. La municipalità non avrà nessun potere decisionale però, tutto verrebbe deciso dal Comune di Senigallia, quindi anche in questo caso si gioca sulle parole.

Cosa c’entra Morro d’Alba con Senigallia visto che la sua storia è sempre stata verso Jesi? Pagheremo di meno la famosa e prelibata “Lacrima” per caso? In linea di massima non siamo contrari a fusioni e/o accorpamenti, ma questi devono essere vantaggiosi per entrambi visto che vengono fatte per razionalizzare le spese, e in questo caso le spese per Senigallia aumenterebbero, come fu per l’unione con Montemarciano per quanto riguarda la Polizia Municipale, a rimetterci fu Senigallia visto che Montemarciano non aveva nulla, e ora i nostri vigili devono controllare anche il territorio loro, con la conseguenza che si è indebolito il controllo della sicurezza sul nostro territorio.

Domanda: come mai non leggiamo nulla su questa fusione? A nessun partito o lista civica di Senigallia interessa? Morro d’Alba ne parla, scrivono, informano i cittadini, a Senigallia niente, regna il silenzio totale, escluso gli squilli di tromba del nostro Sindaco che, come sempre, ama “sbrodolarsi” nelle sue immaginarie eccellenze.

La stampa ci informa che il 23 ottobre ci sarà il referendum per questa fusione, chissà se qualcuno vorrà informare la cittadinanza delle positività e/o negatività di questa operazione in modo da rendere edotta la popolazione per poi andare a votare. Le ferie sono finite, siamo a settembre, che dite gentili Signori dell’Amministrazione e gentile Opposizione, qualche cosa di vero e di serio riuscirete a farla sapere anche a chi non gravita nelle segrete stanze comunali?

da Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia.

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