Settembre, un’Ischia diversa. “Andar per cantine” 2016
L'ottava edizione si svolgerà sull'isola campana dal 13 al 20
Le spiagge, le terme, il relax, certo. Ma Ischia è anche terra di buon vino. Lasciamo all’inarrivabile poesia delle parole di Erri De Luca l’onore di ricordarcelo, se lo avessimo dimenticato, o di farcelo scoprire, nel caso in cui non lo sapessimo. “A nessun altro vino ho chiesto l’avvenire”, così chiude lo scrittore campano. E quale migliore occasione se non i tempi della vendemmia di settembre, per andare a esplorare l’Ischia del vino?
Quello tra la vite e gli abitanti dell’isola è un rapporto ancestrale, in particolare nelle zone pedemontane. Il territorio e i paesaggi sono stati modellati dall’uomo nel corso dei secoli, e i terrazzamenti, le antiche cantine scavate nella roccia di tufo, le tradizioni, i riti e le usanze sono ancora oggi a testimoniare il rapporto speciale tra il nettare di Bacco e gli isolani. Le varietà di vite coltivate sull’isola sono quasi tutte autoctone, o comunque importate in epoche remote (le più “giovani” almeno trecento anni fa!). E settembre, nella zona della località di Panza, è uno dei momenti migliori dell’anno per andare a scoprirle: qui infatti, quest’anno giunge ormai alla sua ottava edizione l’iniziativa “Andar per cantine”, che si svolgerà dal 13 al 20, con un programma fitto di visite guidate, degustazioni ed eventi enogastronomici di vario genere. Le offerte Ischia di settembre (di quelle che si trovano su Yalla Yalla) non solo hanno il vantaggio di schivare la ressa dell’alta stagione, ma permettono di esplorare anche questo particolare volto dell’isola.
Tra le iniziative più gettonate della rassegna vi sono le visite guidate alle cantine più note della zona. Vengono proposte generalmente due possibili partenze nel corso della giornata (alle 10 del mattino oppure alle 15) e il prezzo, intorno ai 15 euro, include il trasporto in navetta, la visita alle cantine prescelte e la degustazione. Ma è anche possibile combinare la scoperta di vino e cantine con una programmazione più attiva. Ad esempio, la proposta “Panza tra storia e natura” prevede un itinerario a piedi, che dal paese porta a Baia Pelara, piccola baia dalla selvaggia bellezza, e al Monte di Panza, per chiudere con una visita a una cantina e poi rientrare in paese in navetta. Interessante è anche il percorso che porta all’agriturismo La Pergola passando da Monte Corvo e le fumarole (la bocca di Tifeo). Le proposte sono numerose, e tutte di interesse: l’itinerario che porta alla tenuta del Cannavale, tra sorgenti e duomi lavici; Piano Liguori, camminando tra cielo e mare; il percorso che si arrampica sull’Eremo di San Nicola, sul Monte Epomeo, punto più alto dell’isola, e porta poi al borgo di Noia.
Ma non finisce qui. Il programma della manifestazione prevede anche cene tipiche organizzate in alcune delle cantine più prestigiose, e visite didattiche a tenute agricole, dove sarà possibile osservare la lavorazione dei limoni per produrre marmellate e limoncello oppure la produzione artigianale di canestri e ceste. Inoltre, alcune cantine offrono anche l’opportunità di partecipare alla vendemmia – in modo soft ovviamente! – con un’accoglienza a base di caffè e brioches e un pranzo da leccarsi i baffi. Per maggiori dettagli si suggerisce di contattare la Pro Loco di Panza. Ricordate, in ogni caso, che se preferite far da voi è sempre possibile visitare le cantine in totale autonomia. Trovate l’elenco di quelle della zona qui.
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