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“Ma i bimbi non sono cavie da laboratorio”

Paradisi: "I genitori predispongano una lettera raccomandata di diffida alle strutture per l’infanzia"

asilo nido, scuola dell'infanzia

L’assessore Girolametti, perseverando con i metodi coreani, accusa il sottoscritto di usare “fantasia”, salvo non solo confermare il progetto di gestione dell’intimo dei nostri bambini ma anche spiegando che si tratta di una vera e propria sperimentazione (contro il volere dei genitori, unici tutori legali dei bimbi) sui minori.

Che diventeranno una sorta di cavie da laboratorio, pur di far lavorare le cooperative. La questione è talmente grave e spregiudicata che il referente in Giunta dei no global Girolametti cerca di spostare il tema sulla complanare (peraltro confermando un’altra volta l’esattezza di quanto da me denunciato e cioè la clamorosa errata realizzazione di tutto il sistema anti-incendio che ha abbassato l’altezza della galleria).

Vale la pena ricordare che i genitori si sono già espressi nella loro quasi totalità contro il progetto del pannolino collettivo affidato alle cooperative (peraltro con referendum di ispirazione rumena: chi non esprimeva espressamente il diniego è stato ritenuto arbitrariamente consenziente da Girolametti. Nonostante questo 111 genitori su 126 hanno riconsegnato il modulo esprimendo il loro secco “no”).

Pertanto, utilizzare come in un laboratorio i bimbi e riservarsi di ascoltare i genitori dopo 4 mesi di sperimentazione sulla pelle (in senso letterale) e sull’intimo dei minori, rappresenta una preoccupante espressione di furore ideologico amministrativo. Che non può passare. Ogni genitore, e non il signor Carlo Girolametti, ha il diritto-dovere di fare le scelte (soprattutto nell’intimo) per i propri bimbi. Ogni imposizione diversa dal volere dei genitori, deve essere considerata un illecito abuso di autorità.

Peraltro, nel regolamento per l’accesso agli asili nido (e non potrebbe essere diversamente) non vi è alcuna condizione per l’accesso subordinata all’accettazione dell’applicazione del pannolino fornito e lavato dalle cooperative. Per questo, invito tutti i genitori che affideranno i loro bimbi ai nido ad inviare una lettera raccomandata alle strutture comunali e all’assessorato ai servizi sociali diffidandoli formalmente dall’applicare ai propri figli i pannolini collettivi lavabili ed avvertendoli che, in caso contrario, non si esiterà a procedere con immediata denuncia all’autorità giudiziaria.

Commenti
Solo un commento
Gnagnolo
Gnagnolo 2016-08-05 18:47:05
Gamba tesa nelle mutande, Corea del Nord, cavie da laboratorio, Coop, no global, complanare, referendum di ispirazione rumena, furore ideologico amministrativo. Manca qualcosa su Open Municipio, i lecci di piazza Garibaldi, la galleria del Cavallo e il liceo Perticari. Ma non mettiamo limiti alla provvidenza, anche perché nei prossimi giorni potrebbe emergere che Girolametti portò il pannolino lavabile fino all'età di due anni (fino a quattro per le pisciatine notturne), dunque sarebbe in palese conflitto d'interessi.
Un'analisi lucida e puntuale come sempre, quella di Paradisi. Uno stile asciutto e sobrio. Sembra Pavese.
Resta solo una domanda: ma perché il Ciuffo vince al primo turno?
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