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Variazione a Senigallia del Bilancio di previsione 2016: ma a quale prezzo?

Tutte le perplessità del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Stefania Martinangeli

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Calcolo del bilancio comunale

L’amministrazione, grazie alle peripezie contabili di personale del Settore Risorse finanziarie, particolarmente competente, è riuscita a far quadrare i conti dell’esercizio finanziario dello scorso anno!
Ma cosa ha comportato questa quadratura per il 2015?


Oltre all’aumento massimo consentito delle tasse comunali e la vendita di immobili, l’accensione di un mutuo a carico dei cittadini, da ammortizzare in 30 esercizi finanziari, secondo quote annuali costanti pari ad € 141.350,90 a decorrere dal 2015.
Ma, nonostante l’allentamento del Patto di stabilità, sulla base del quale si sono liberate risorse di € 2.300.000 per il 2015, € 3.300.000 per il 2016 e € 590.000 per il 2017, le cose non sono migliorate per l’esercizio finanziario 2016.

Infatti, il Bilancio di previsione 2016-2018, nonostante le raccomandazioni dei Revisori dei Conti, che avevano avvisato l’amministrazione che non avrebbe più potuto aumentare il carico fiscale sui cittadini, in quanto aveva ormai applicato le aliquote massime, ha portato con se l’aumento dell’unica tassa non vincolata, ossia la Tari.

Ora, a pochi mesi dalla approvazione del Rendiconto della gestione dell’esercizio 2015 (30/03/2016) e dall’approvazione del Bilancio di previsione armonizzato 2016-2018 e della Nota di aggiornamento del DUP 2016-2018, noi cittadini ci troviamo a dover affrontare entro il 31 luglio 2016, per la salvaguardia degli equilibri del Bilancio di previsione approvato, una nuova variazione da “far tremare le ginocchia”.

A seguito della delega all’ATA per l’avvio della procedura di trasporto e conferimento dei rifiuti organici dovranno essere previsti in bilancio per gli anni 2017 e 2018 maggiori spese pari ad € 300.000,00 annui.
Il riconoscimento del debito fuori bilancio derivante dalla soccombenza in due cause definite con sentenza passata in giudicato, graverà, per sorte, spese ed interessi, sul Fondo soccombenze legali per € 750.000,00.

Per l’intervento di somma urgenza per la rimozione e lo smaltimento dei detriti spiaggiati a seguito della mareggiata del 23.3.2016, a causa della mancata dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Regione Marche, si dovrà eliminare dal bilancio la previsione di entrata regionale, attraverso una diminuzione di spesa corrente di € 518.850,00.
Per investimenti in sistemi informatici si prevede un aumento della spesa in conto capitale di € 100.000,00 nel 2016, ed € 150.000,00 annui nel 2017 e nel 2018 e della spesa corrente di € 50.000,00 per la progettazione sistemistica del nuovo sito turistico.

Ulteriori spese correnti di € 100.000,00 per il Referendum per fusione per incorporazione del Comune di Morro D’Alba nel 2016, ed € 100.000,00 circa annue per gli anni 2016/2017 per maggiori spese di personale.
Per il 2016 sarà variata in aumento la spesa in conto capitale pari ad € 800.000,00 per investimenti in edifici scolastici.
La rideterminazione dei piani di ammortamento dei mutui in essere (di circa 30 milioni di euro) ha comportato un aumento degli interessi passivi di € 232.000,00 nel 2016, di € 154.000,00 nel 2017 e di € 186.604,86 nel 2018.
Questa variazione si chiamerà, quindi, “Accertamento di nuovi capitoli di spesa corrente e in conto capitale” e “Accertamento di Debiti Fuori Bilancio” e comporterà per il 2016, non potendo l’amministrazione mettere mano ad ulteriori aumenti di tasse, ad un Taglio ai capitoli di spesa pari a circa 1 milione di euro, che verrà “spalmato” in tutti i settori e ad un utilizzo del Fondo Soccombenze Legali che verrà decurtato di 750 mila euro.

Una gestione senza un programma che fissi i punti essenziali per un piano di sviluppo economico della città, che continua a porre in essere manovre correttive per lo più basate sull’aumento della tassazione dei cittadini e delle imprese, non stimola la crescita in termini di produttività, innovazione e occupazione, non incentiva gli investimenti nel territorio, e a lungo termine provoca un aumento dell’indebitamento dell’ente, per scarsità di entrate e di risorse, ed un inevitabile impoverimento della popolazione.

Tradotto in gergo corrente, sembrerebbe che non sia bastato l’aumento della pressione fiscale e il mutuo contratto a carico dei cittadini, per far quadrare i conti dello scorso anno, ma che sarà necessario, quest’anno, oltre all’aumento della Tari, già subìto e contabilizzato, anche un bel taglio spalmato su tutti i settori di spesa corrente, compresi i servizi. Manutenzioni, illuminazione pubblica, arredo urbano, verde pubblico, strade……….Aspettiamo di sapere a chi toccherà!

Per fortuna che abbiamo i Pokemon in Piazza Garibaldi!

 

Stefania Martinangeli – Consigliere comunale

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