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Lavoro nero, omissioni e violazioni in cantieri edili a Senigallia: sei denunce e multe salate

Controlli dei Carabinieri insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro su lungomare Mameli e Da Vinci

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Auto ed elicottero dei Carabinieri di Senigallia e Falconara Marittima

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ancona, in collaborazione con la Compagnia di Senigallia, nell’ambito di un’attività di vigilanza nel settore edile, hanno eseguito i controlli a due cantieri su Lungomare Mameli e Lungomare da Vinci.

Nel primo cantiere, su Lungomare Mameli, i Carabinieri del NIL hanno rilevato la suddivisione dei lavori tra quattro imprese di cui una committente, una affidataria e le altre due esecutrici, accertando tre violazioni penali in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro relative alla omessa verifica da parte dell’impresa committente dell’idoneità tecnico-professionale ditte esecutrici; alla omessa verifica – da parte della ditta affidataria dei lavori edili – dell’idoneità tecnico-professionale delle ditte esecutrici; all’omessa redazione – da parte delle due ditte esecutrici – del piano operativo per la sicurezza.

In tale circostanza, 5 imprenditori, a vario titolo amministratori delle quattro società, tutte operanti nel settore immobiliare e delle costruzioni, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ancona. Inoltre sono state elevate 4 sanzioni per contravvenzioni amministrative per un importo complessivo di 10.960 euro.

Nel secondo cantiere, su Lungomare Leonardo da Vinci, i Carabinieri hanno riscontrato l’impiego di manodopera in nero, pari al 66,6% due lavoratori in nero su 3 presenti. Anche in questo caso, nei confronti dell’imprenditore, che è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ancona, sono state riscontrate tre omissioni di carattere penale in materia di tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro relative alla verifica della capacità e delle condizioni dei lavoratori in rapporto alla loro salute e sicurezza; alla nomina del medico competente alla sorveglianza sanitaria; alla mancata informazione e formazione dei lavoratori in materia di sicurezza del lavoro.

In questo caso è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Inoltre è stata elevata una sola sanzione per lavoro in nero, ma del cospicuo importo di 8.000 euro.

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