“Vostra figlia è trattenuta dai Carabinieri, servono soldi”: la truffa va a segno
Coppia di anziani raggirata a Senigallia da un falso avvocato e un complice che si è finto carabiniere
Ancora una truffa andata a segno a Senigallia con la scusa del falso incidente. Un malvivente, fintosi avvocato, ha riferito a una coppia di anziani di un episodio in cui la loro figlia era stata fermata dai Carabinieri e trattenuta in caserma: solo il pagamento di una cauzione poteva far rilasciare la figlia dallo stato di fermo per una mancata assicurazione all’auto.
I due anziani – lui 84enne, lei 77enne – sono caduti nel raggiro e hanno consegnato 150 euro in contanti e ben 4mila euro in gioielli a un complice del truffatore, presentatosi come un carabiniere in borghese. Solo in seguito si sono accorti dell’inganno e hanno denunciato l’episodio ai Carabinieri (quelli veri) della stazione di via Marchetti, a Senigallia.
Nonostante i vari incontri volti proprio ad informare la cittadinanza, o i vari articoli sui quotidiani, ancora una volta ha funzionato il trucco del finto avvocato e del finto carabiniere. A tal proposito è proprio il Capitano della compagnia di Senigallia, Cleto Bucci, a far presente che i Carabinieri, così come in genere tutte le forze dell’ordine, non si recano mai a casa dei cittadini per chiedere dei soldi, tantomeno gioielli. “Chi lo fa, sottolinea, è un falso carabiniere e va immediatamente segnalato“.
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