Toto saudade: il Totocalcio fa 70!
Anche nel gioco, come per il collezionismo e l'abbigliamento, si può parlare di vintage
Il totocalcio: se domandassimo a un adolescente non praticissimo in materia cos’è il “totocalcio” magari ci arriva per intuizione.
Ma se, senza dirgli di che si tratta, decidiamo di mostrargli una vecchia schedina, quelle rosa per capirci, e se invece questa volta il ragazzo a cui ci rivolgiamo è uno sportivo, ecco potrebbe quasi commuoversi oppure, al contrario, scoppiare in una scrosciante risata.
Come cambiano le cose in 70 anni eh? E 70 sono gli anni che ha compiuto il totocalcio.
1, X, 2 ricordate? Ora ci sono decine e decine di simili e derivati, ora quel foglietto rosa dalla grammatura leggerissima è diventato un reperto vintage. Già, anche nel gioco, come per il collezionismo e per l’abbigliamento, il vintage è un termine che veste bene.
Oggi però è l’on line, non più la ‘velina rosa’, ad andare per la maggiore. I rituali sono cambiati. Adesso l’offerta è ancora più ampia e investe tutti gli sport e tutti i giochi a cui uno ha voglia di partecipare.
Vive però nella memoria collettiva il ricordo nostalgico, la ‘saudade’ per quel pezzettino di carta, perché tutti nel corso della loro vita (perlomeno chi non è proprio adolescente), almeno per una volta hanno ci giocato al totocalcio, anche solo per provare l’ebbrezza del 1,X,2.
‘Saudade’ per quei montepremi che davvero ti cambiavano la vita, come accadde il 3 dicembre 1993, quando venne raccolta la cifra record di 34 miliardi di lire in un singolo concorso. La vittoria più alta invece risale ad un mese prima, quando tre fortunati tredici si spartirono la bellezza di 5 miliardi di lire.
Sembra di parlare di secoli fa. Ma a ben vedere è davvero roba dell’altro secolo e forse, ad essere cambiati siamo soprattutto noi.
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