“Pio IX boia”: imbrattato a Senigallia un muro che affaccia su piazza Garibaldi
Prende una piega incivile la scia di protesta contro la decisione di apporre gli stemmi papali, che ha diviso l'opinione pubblica
Che l’apposizione degli stemmi papali all’interno della nuova pavimentazione di piazza Garibaldi sia invisa a molte persone non è un mistero, ma ora la protesta ha assunto una piega che ha sconfinato nell’inciviltà.
La mattina di sabato 11 giugno, infatti, sul muro del palazzo attiguo a quello della Curia Vescovile di Senigallia era ben evidente la scritta “Pio IX boia” seguita poi da un evviva a Garibaldi.
E’ di certo un atto esecrabile: l’imbrattamento con lo spray del muro di un palazzo è sempre da condannare, ma allo stesso tempo è indice di quanto continui a dividere l’opinione pubblica la decisione dell’Amministrazione di Senigallia di apporre gli stemmi papali di Pio IX e Benedetto XIV sul selciato di una piazza dedicata a Garibaldi, eroe che ha contribuito alla costruzione dell’Italia come la conosciamo oggi, ponendo le basi per la fine dello Stato della Chiesa proprio durante la reggenza del Papa senigalliese Pio IX.
La protesta contro la decisione presa dall’Amministrazione ha assunto fin dall’inizio forme estremamente civili, fatte da dichiarazioni di associazioni e cittadini divulgate dalla stampa e da una petizione che ha raccolto quasi mille sottoscrizioni. L’augurio è che questa deriva di inciviltà, sancita da chi ha optato per impugnare una bomboletta spray, resti un episodio isolato.
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