Tutto comincia nell’estate 2014 quando June Caravel, cantante, autrice e compositrice
francese di origine italiana, assiste per la prima volta al Summer Jamboree. Mentre si riposa
sulla spiaggia dopo aver ballato, le viene in mente una canzone che diventerà poi ‘That’s Senigallia’.
Oggi June Caravel sta facendo una raccolta per produrre un album rock’n’roll, boogiewoogie
e blues che le permetterà forse di suonare a Senigallia nell’estate 2017.

La storia d’amore di June Caravel con il rock’n’roll comincia all’età di 12 anni, grazie al
suo professore Jean Rizo, che le ha insegnato a ballare. June è anche stata campionessa francese di rock acrobatico a soli 15 anni. E nel 2008, grazie al sito Sellaband.com  e a 684 generosi donatori da tutto il mondo che hanno creduto in lei, è riuscita a raccogliere i soldi necessari per partire alla volta di Weed, in California, dove ha registrato il suo primo album intitolato “And maybe a tree will rise out of me”.

L’album, di stile soul-pop, venne prodotto da Sylvia Massy (produttrice di nomi del calibro di Prince e Skunk Anansie) ed interpretato da musicisti di fama internazionale come il chitarrista Jeff Pevar (Ray Charles, Crosby Stills & Nash), il batterista Stevie D (David Gilmour, Crosby Stills & Nash), il bassista Thibaut Barbillon (Nouvelle Vague) o ancora il famoso sassofonista Bill Holloman (Nile Rodgers, Diana Ross). Dopo questo album June ha lasciato nel 2009 Parigi per trasferirsi a Londra. Dopo aver ascoltato Bobby McFerrin & Richard Bona dal vivo che la invitavano ad esplorare le infinite possibilità della voce umana, ha deciso di consacrarsi completamente al canto a
cappella. Ha anche composto una serie di canzoni con la sua “loop pedal” ed è così riuscita a registrare un secondo album, The A Cappella Sessions.

Da allora ha scritto e registrato 20 canzoni rock’n’roll, boogie e blues che sono attualmente registrate in forma di demo. Si è circondata di un team di musicisti e di un produttore e già nel mese di luglio 2016 potrebbe registrare allo Studio Audiolane alle porte di Parigi sotto la guida di Fred Scamps, suo pianista di lunga data che sarà anche l’arrangiatore dell’album.