Senigallia, il “Bilancio di previsione approvato è tutt’altro che incoraggiante”
Critici i consiglieri del Movimento Cinque Stelle Mandolini e Bozzi, che analizzano l'ultimo Consiglio comunale
Il 26 maggio scorso, si è svolto uno dei Consigli comunali più importanti dell’intero anno, ovvero quello in cui si è votato il bilancio di previsione per il triennio 2016-2018.
Le analisi fatte in merito dai Consiglieri Bozzi e Mandolini non sono state affatto incoraggianti. Infatti basta osservare come le entrate previste da enti terzi, dal 2016 al 2018, saranno in diminuzione, il che significa minori spese, ovvero maggiori tagli.
E tutto questo grazie soprattutto al fatto che il caro Governo Renzi, di cui l’Assessore Campanile loda continuamente l’operato, nulla ha confermato in merito alla ridistribuzione dei fondi ai Comuni per il biennio 2017-2018 vista l’abolizione dell’IMU e della TASI sull’abitazione principale. Ma ormai siamo abituati ad assistere con quanta disinvoltura questo Premier, mai eletto dai cittadini, con una mano dà, generalmente prima delle elezioni, e con l’altra toglie. (Vi ricordano niente gli 80 euro di bonus fiscale?. Ecco, ricordatevi anche che quella bella trovata è costata al Comune di Senigallia, e quindi ai cittadini, ben 511.000 €).
Atteggiamento, questo, che deve essere un marchio di fabbrica dei rappresentanti politici del PD se pensiamo a come questa maggioranza si sia dapprima dimostrata interessata alla nostra proposta sulla Tariffa Puntuale, per poi infischiarsene continuando ad aumentare la TARI.
Tornando al bilancio di previsione, i Revisori dei conti, per il secondo anno consecutivo, hanno dovuto sottolineare come non sia stato possibile usufruire della leva fiscale, in quanto tutto quello che c’era da aumentare, questa Amministrazione l’ha aumentato. Ormai è chiaro a tutti che le tasche dei cittadini siano dei bancomat a cui attingere in caso di bisogno, anche se i nostri Amministratori hanno invece pensato bene di abbassare le aliquote TASI per le categorie catastali A1, A8, A9, ovvero edifici signorili, ville, castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici (pensate a chi affitta a prezzi esorbitanti questi edifici di pregio per serate esclusive. Non pensiamo di certo che essi abbiano la necessità di una riduzione delle imposte), e per le categorie D2, ovvero gli alberghi (perché solo gli alberghi e non tutte le strutture ricettive allora?).
Per non parlare del fatto che, se il consigliere Mandolini non avesse fatto presente durante il Consiglio comunale del 28/04/2016, che era stata introdotta la TASI anche per i terreni agricoli non posseduti né condotti da imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti, i cittadini proprietari di orticelli si sarebbero trovati con una bella sorpresa oggi, altro che demagogia come il Sindaco ci ha accusati di fare. Chiaramente il tutto è stato liquidato con “è stato un errore, non li avremmo fatti pagare”. Certo, come no. Nonostante questo bilancio effettivamente “stretto”, nel quale l’unica opera pubblica in previsione è la riparazione della frana di Roncitelli, abbiamo colto l’invito del Sindaco e degli Assessori di presentare proposte, con l’idea in particolare di destinare i 100.000 € previsti per l’aggiornamento della cartografia comunale con volo aereo, alla realizzazione di parcheggi destinati alla scuola del Vallone, manovra questa, che avrebbe risolto un disagio che si protrae ormai da troppi anni. Purtroppo però tale somma è stata invece impiegata, tramite emendamento presentato dagli stessi Uffici comunali, per altro.
Inoltre, dal momento che non ci è stata data la possibilità di inserire un emendamento che permettesse la diminuzione dei canoni di affitto che il Comune paga a terzi, visto che, ci è stato detto, ci sono contratti in essere non modificabili prima della loro scadenza, faremo di nuovo presente la nostra proposta alla prima occasione utile.
Sappiamo poi quanto l’Urbanistica soffra per una crisi che ancora non molla la presa ed è indubbio che negli ultimi anni tutte le pratiche relative ai rilasci di Permessi di costruire siano crollate. Avremmo senza dubbio accolto con grande favore una voce di bilancio che manifestasse la volontà dell’Amministrazione di riorganizzare internamente il personale attualmente dedicato all’Urbanistica, magari con un qualche corso di potenziamento di skill professionali che rendesse possibile internamente lo spostamento dei dipendenti comunali nei dipartimenti che ad oggi soffrono per la carenza di forze, come ad esempio lo sportello unico per le attività produttive.
Abbiamo inoltre notato che negli ultimi anni i prospetti delle performance dell’ente e dei dirigenti è quasi sempre al 100%. Questo rappresenta sicuramente un plauso per i nostri dirigenti, che paragonati ad un alunno o ad un universitario, praticamente otterrebbero sempre una votazione intorno al 10 decimi o 30 e lode con plauso. Poiché però questa voce pesa sulle tasche dei cittadini qualche decina di migliaia di euro all’anno, ci sarebbe piaciuto che dietro una semplice cifra relativa ai bonus performance ci fosse spiegato perché secondo questa Amministrazione, ad esempio, nel 2013 un premio performance fosse costituito dalla riduzione dei costi dei toner e delle stampe, quando esiste una legge che sancisce l’obbligo per tutti gli enti della informatizzazione e quindi della dematerializzazione delle pratiche. Oppure perché, sempre secondo questa Amministrazione, nel piano delle performance del 2015 un bonus performance sia rappresentato dall’inserimento delle frequently asked questions nel sito web istituzionale oppure da una maggiore presenza comunicativa su twitter o su facebook. Quanto ci costerà il prospetto performance 2016? E quali saranno gli obiettivi del piano delle performance per il prossimo triennio? Grande buco nero.
Concedeteci infine di chiudere con una battuta. Durante il Consiglio comunale del 26 maggio scorso, il Sindaco ha fatto uno dei suoi soliti panegirici di chiara matrice politica piddina (“quando non puoi o non sai attaccare l’argomento, attacchi l’argomentatore”) nei confronti del Consigliere Marco Bozzi, solo per il gusto di criticarlo in quanto rappresentante del MoVimento 5 Stelle.
E’ arrivato addirittura a definirlo “novellino”, perché Bozzi, in una sua precisa e puntuale interpellanza in materia di gestione rifiuti, non ha specificato nei dettagli la differenza tra Multiservizi Spa e Marche-Multiservizi (Bozzi non si è soffermato nei dettagli solo per questioni di tempo visto che per un’interpellanza sono disponibili solo 3 minuti, dando per scontato, viste le citazioni delle fonti al riguardo che lo stesso Bozzi ha riportato pedissequamente, che chiunque avrebbe intuito la differenza).
Non possiamo a questo punto esimerci dal far presente al Sindaco come il Consigliere M5S Marco Bozzi non si sia mai sognato di affibbiargli alcun epiteto, quando egli, come primo cittadino di Senigallia, venne messo in difficoltà proprio dalla quantità e precisione dei contenuti dell’interpellanza del nostroVice-Presidente del Consiglio, durante il Consiglio comunale del 21 dicembre scorso (tanto che, in quella occasione, il Segretario Morganti fu costretto a spiegargli il senso e il contenuto della nostra domanda, giacché dopo aver tentato di sminuire il “novellino” Bozzi ammise di avere avuto abbagli con un secco “mi scusi, non ne sapevo nulla”), vertente proprio sulla presunta irregolarità dell’Atto di indirizzo per la riorganizzazione delle attività energetiche della Società Multiservizi Spa.
Né tantomeno Marco Bozzi si è mai sognato di definire Mangialardi come “fuorilegge” o “ignaro della materia di legislazione nazionale” quando, durante il Consiglio comunale del 6 aprile scorso, il Sindaco presentò una sua mozione avente come oggetto “Adesione e sostegno al Referendum abrogativo sulla durata delle autorizzazioni alle esplorazioni e alle trivellazioni in mare”, facendogli presente (solo dopo che il Primo Cittadino aveva presentato tale mozione) che i commi 1 e 2 della Legge 28 del 22/02/2000 vietano esattamente quello che il Sindaco proponeva di deliberare.
Tra l’imbarazzo generale, momenti di silenzio interminabili, mugugni e balbettii, la mozione veniva modificata su due piedi per poterla rendere legale, grazie all’osservazione puntuale del “novellino” Marco Bozzi (//senigallia.halleymedia.com/?idLive=36 minutaggio 1:28:28).
Il Sindaco, profusosi prima in ringraziamenti al Presidente del Consiglio e al Segretario e poi in bacchettate agli stessi (“se me l’aveste detto prima….”, “mi dovevate dare parere negativo a presentare questa mozione…”anche se solo le proposte di delibera sono soggette a pareri, non le mozioni), ha completamente dimenticato di ringraziare il Consigliere Bozzi.
Eh già, deve essere stato davvero difficile per lui accettare, vista la carica di Sindaco e dopo un ventennio di politica, che il novellino Marco Bozzi si fosse trovato in così tanta preziosa compagnia.
Marco Bozzi – Riccardo Mandolini (consiglieri comunali)
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