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Mangialardi sulle critiche al Musinf di Senigallia: “consapevoli delle carenze”

Il sindaco però precisa: "i limiti dettati da spazi non funzionali non sono indice di disinteresse, ma specchio difficoltà dei Comuni"

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Maurizio Mangialardi

“Siamo consapevoli dei limiti e degli spazi non del tutto funzionali che caratterizzano l’attuale sede del Musinf, soprattutto in rapporto al grande pregio delle collezioni di cui la struttura è in possesso, a partire dalle opere di Mario Giacomelli e degli artisti della Scuola del Misa.

“Opere che in questi anni abbiamo valorizzato attraverso importanti eventi espositivi sia nella nostra città, sia all’estero, e che, non a caso, hanno contribuito ad affermare e a rendere identificabile a livello internazionale Senigallia nel circoscritto novero delle Città della Fotografia. Le carenze sottolineate da Smargiassi, dunque, non sono, come egli sostiene, indice di un disinteresse, ma semmai lo specchio delle difficoltà vissute dai Comuni, che da anni sono stati chiamati a gestire e valorizzare preziosi patrimoni culturali con bilanci falcidiati da continui tagli alle risorse. Eppure, nonostante queste difficoltà, proprio perché a Senigallia siamo pienamente coscienti del tesoro conservato oggi dal nostro museo, l’Amministrazione comunale ha già da tempo programmato tra i suoi principali obiettivi il trasferimento del Musinf a palazzo del Duca, sicuramente la più importante e prestigiosa location culturale cittadina. Un obiettivo che, compatibilmente con gli equilibri di bilancio, tenteremo di raggiungere quanto prima, al fine di colmare le attuali lacune”.

Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi replica alle critiche del giornalista Michele Smargiassi apparse su Repubblica.it.

Commenti
Ci sono 3 commenti
Franco Giannini
Franco Giannini 2016-05-11 19:05:47
Il voler trovare una scusante a tutti i costi, credo, che possa divenire a volte, un' arma controproducente. Tanto più che si è esposti, in questo caso, al un fuoco di un giornale amico . La critica poi, non colpisce solo il luogo, ma anche al come il tutto è presentato, a partire da quello che è oggi internet e che non dovrebbe, in linea di massima, variare con un semplice indirizzo.
Marcello Liverani
Marcello Liverani 2016-05-11 19:11:33
Eccolo là, immancabile arriva la solita scusante della crisi, dei soldi che non ci sono e bla...bla...bla... In pratica la solita tiritera stucchevole e anche ridicola visto che sembra "un disco incantato". Come giustamente riportato sopra Franco Giannini, la critica è a 360°, manca tutto, dal sito "difettoso" ai depliant che non ci sono e via dicendo, ma tanto, e come chiedere all'oste se il vino che vende è buono, che volete che vi risponderà? Mai una leggerissima ammissione, una lieve "scusa", mai.... Povera Senigallia... Attila fece meno danni.
octagon 2016-05-12 12:16:16
Inserire una mail valida, un link, controllare via web la fluidità del sito, se le pagine scorrono bene in ver. desktop e mobile, si tratta di un lavoro al pc di appena due orette, ci riesco io che sono autodidatta, tra l'altro ci sono siti dove ti offrono il tutto già bello che pronto, oppure bastava un piccolo concorso convenzionato con le scuole, in cambio gli si offriva dei premi al sito più originale. Ma poi, non è Senigallia a vincere il premio web Italia e web awards nel 2011? Che è successo? Si sono addormentati sugli allori! :-) Sistemare dei scatoloni e carte varie anche quello un paio d'ore, Aprire una cosa del genere al pubblico tanto valeva non aprirla per niente.
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