A due anni dall’alluvione di Senigallia
La fotografia per non dimenticare ciò che è successo il 3 maggio 2014
Un anno fa si teneva in piazzetta Manni, a Senigallia, la performance fotografica “A un anno dall’alluvione”. Un evento a cura di ‘Giornate di fotografia’, ideato da Simona Guerra, con scatti di Giorgio Granatiero realizzati durante l’alluvione di Senigallia del 3 maggio 2014.
Nella piazza quindici fotografie erano sorrette da quindici cavalletti umani. Ogni persona, ogni “cavalletto”, era una delle tante coinvolte nell’alluvione che ha travolto la città provocando ingenti danni e la perdita di vite umane. I cavalletti – silenziosi, vestiti a lutto, disposti in cerchio – commemorarono quel giorno terribile sorreggendo simbolicamente, con quelle fotografie, il peso che l’intera città non potrà mai dimenticare.
A due anni da quel tragico evento, e a uno dalla performance, Simona Guerra è tornata nella piazza per un altro scatto fotografico. Un’immagine dentro a un’immagine, per ricordare ancora quell’evento, per non dimenticare.
“Ho deciso che scatterò la ‘fotografia nella fotografia’ ogni anno a venire, fino a quando non verrà fatta luce in maniera esaustiva sui motivi di questo disastro. Il suo ricordo, tra gli alluvionati, è più che mai vivo e molti ne hanno ancora paura. Scatterò le fotografie ogni anno perché confido nel potere della fotografia. Essa va usata per quello che è: un aiuto alla memoria, un brandello di realtà, un modo per rendere visibile un fatto o come in questo caso una tragedia, un atto virale riproducibile mille e mille volte; un monito per il futuro della mia amata Senigallia e per quello di ogni luogo che abbia subìto un disastro irreparabile come questo“.
da “Giornate di fotografia“
www.giornatedifotografia.it
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