Fratelli d’Italia sul ragazzo disabile costretto a non prendere parte alla gita scolastica
Liverani: "Episodio vergognoso quello accaduto alla Scuola Marchetti causato da comportamenti inumani e omertosi"
Brutto, bruttissimo e vergognoso episodio quello accaduto alla Scuola Marchetti di Senigallia dove un bambino disabile, causa un problema tecnicoe i comportamenti “inumani e omertosi” di diverse persone, è stato costretto a rinunciare ad una gita scolastica rimanendo da solo in classe con l’insegnante di sostegno.
Ben due i pullman che non avevano la pedana funzionante per elevare e far entrare nel pullman una sedia a rotelle, quella appunto del disabile, e già questa è una cosa gravissima che non dovrebbe mai capitare, ma che purtroppo capita perché in Italia la disabilità è un fastidio e un costo per qualcuno, quindi nessuno fa nulla per abbattere le barriere architettoniche o per fare manutenzione laddove servirebbe, come in questo caso.
Sulla questione tecnica, se toccasse a Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale amministrare la città, quella ditta verrebbe subito esautorata da qualsiasi bando comunale e/o forme di lavoro con l’Amministrazione Pubblica locale, in più avremmo subito fatto richiesta di danni morali e psicologici per l’accaduto, cose che sicuramente non accadranno e permetteranno a quella ditta di continuare ad operare tranquillamente con tutte le loro deficienze.
A parte la questione tecnica della pedana, è ancora più inconcepibile e vergognoso il comportamento “umano” di alcune persone presenti all’episodio a partire dall’autista dello stesso pullman che accampava la classica scusa della “responsabilità” per esimersi dal prendere in braccio il ragazzo e metterlo seduto sul pullman insieme ai compagni. Stesso discorso per il corpo insegnante, non una sola persona che abbia avuto un po’ di buon senso, comprensione, carità umana per mettere sul pullman il ragazzo prendendolo in braccio. Vergogna!
A niente servono oggi le scuse, a nulla servono le “gite riparatorie” (sempre con lo stesso vettore poi…Sic!), il danno oramai è stato fatto e non è un danno di poco conto, perché quel ragazzo disabile, suo malgrado, ha dovuto rinunciare alla gita e a un giorno per lui gioioso, e tutto questo grazie alla “ottusità” di chi accampa scuse di “responsabilità”.
Rimaniamo basiti, cosa mai sarebbe potuto accadere se qualcuno avesse preso in braccio il ragazzo per metterlo sul pullman? Due semplici scalini… e avreste regalato a quel ragazzo una gran bella giornata, e invece no, menefreghismo, ottusità e scarsa umanità hanno fatto si che al ragazzo gli fosse ricordata, come se non lo sapesse già, la sua disabilità. Vergogna!
Incredibile come l’essere umano possa rimanere indifferente davanti a delle problematiche serie come appunto la disabilità. A parole sono sempre tutti bravi, tutti buonisti, tutti caritatevoli ad aiutare il prossimo, ma alla prima occasione vera dove si poteva contribuire fattivamente, c’è stato il classico “me ne lavo le mani”. Si è preferito accampare scuse di “responsabilità” (inesistenti!) e cacciare “la testa sotto la sabbia”, tanto il problema non era il vostro.
Auguratevi che mai possa accadere a “voi” di avere di queste problematiche, perché forse al ragazzo che avete voluto privare della gioia della gita con i compagni, molto probabilmente potrebbe tornare il sorriso nel vedervi in “difficoltà”.
Senigallia “Città di tutti”… tranne che dei disabili!
da Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia
Si da il caso che se il signor Liverani, prima di dare fiato alle trombe della propaganda, avesse almeno fatto due banali domande per conoscere il ragazzo avrebbe forse capito o sarebbe stato informato che il tipo di disabilità che lo opprime è molto grave e peculiare e lo rende vulnerabilissimo tanto che fin dall'inizio dell'anno la scuola è stata avvertita dai genitori, dagli educatori e dai medici che conoscono il ragazzo che è assolutamente importantissimo evitare al ragazzo colpi, scosse e ferite di alcun genere. Praticamente per lui una semplice caduta dalla seggiola a rotelle su cui vive, che per un suo coetaneo sarebbe un nulla, potrebbe arrecargli danni anche gravi che comunque andrebbero ad aggravare una situazione già di forti difficoltà motorie e di salute. A questo punto, avendo la scuola ricevuto una consegna del genere da parte della famiglia, la possibilità di sollevare di peso il ragazzo e portarlo sull'autobus è stata sicuramente e categoricamente esclusa da subito, credo dall'insegnante o dall'educatore presenti e lo hanno fatto per senso di responsabilità e non per ignavia, per il bene del ragazzo e anche perchè oggigiorno con la responsabilità civile e penale dei pubblici ufficiali in servizio presso una pubblica amministrazione (perchè questo è un insegnante oltre che un educatore) con queste responsabilità e con la loro ricaduta sull'opinione pubblica oggi non si scherza affatto.
Quindi non "menefreghismo" ma saggia prudenza, non "ottusità" ma conoscenza della problematica medica, non "scarsa umanità" ma cura e attenzione verso il disabile hanno impedito quello che poteva andare bene ma sarebbe stato un errore in quanto violava una richiesta esplicita della famiglia: "Evitate nel modo più assoluto a nostro figlio traumi fisici cadute colpi e ferite".
Chi scrive quindi dimostra di non sapere e di non conoscere i fatti e le persone ma conosce solo la sua voglia di criticare, disfare e apparire; voglio inoltre far notare che se si fosse trovato nel fatto avrebbe caricato di peso il ragazzo sull'autobus come un sacco di patate e avrebbe corso un rischio dannoso per la salute del ragazzo e avrebbe contravvenuto le richieste della famiglia e dei medici e di tutti quelli che conoscono G. Un bel risultato per una mossa sola!!!
Ecco per finire il mio commento a questo articolo, voglio di nuovo citare l'augusto reboante anserino grido del suo autore. "Vergogna!"
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