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Mancate riscossioni e alta evasione: così il Comune di Senigallia si ritrova in difficoltà

Presentata (e approvata) la relazione dei revisori dei conti sull'esercizio 2015. Campanile: "l'ente è in avanzo"

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La VI Commissione Consiliare di Senigallia riunita a palazzo Nuova Gioventù

Tasse non pagate, multe non saldate. Ma anche debiti che diminuiscono e l’ente comunale che incassa il parere favorevole dai Revisori dei conti al bilancio consuntivo per l’esercizio finanziario 2015. Con diverse raccomandazioni per il futuro.

Sono questi alcuni dati saltati fuori durante la riunione della VI Commissione consiliare che si è tenuta giovedì 21 aprile presso gli uffici di viale Leopardi. Si è discussa la rendicontazione ed è stato presentato il conteggio finale che annovera un avanzo di competenza pari a 2milioni e 656mila euro, un avanzo economico di parte corrente pari a 5milioni e 750mila euro e un miglioramento complessivo della situazione debitoria di oltre 400mila euro (passano da 4milioni e 224mila a 3milioni e 798mila euro).

Su questi dati, presentati dall’assessore al bilancio Gennaro Campanile assieme al presidente dei Revisori dei conti Renato Lapponi, pesano però alcuni dati negativi. Su tutti la mancata riscossione da parte del sistema comunale dei contributi che in molti cittadini non pagano, evadendo le tasse. E sempre di più sono coloro che lo fanno per cause di forza maggiore.
Ma anche sul fronte delle sanzioni non si scherza: sono state incamerate solo il 30% delle multe totali che ammontano per il 2015 a quasi 2milioni di euro (1mln 975mila€ per la precisione, mentre nel 2014 erano “solo” 640mila € e nel 2013 poco meno di 1mln €).

Proprio sulle multe, Luigi Rebecchini (Unione Civica) ha ironizzato: “Mi fa specie il raddoppio delle sanzioni, anzi triplicate in un anno: che gli automobilisti siano diventati indisciplinati di botto? Non credo quindi o c’è stato un input da parte dell’amministrazione a controlli rigorosissimi per tartassare gli automobilisti oppure negli anni passati c’è stato un controllo non adeguato”.
Sul tema accertamenti però c’è stata la precisazione del dirigente Laura Filonzi che ha sottolineato come sia stato introdotto, con la contabilità armonizzata, un sistema diverso con il quale, a bilancio, compaiono tutte le sanzioni e non solo quelle riscosse, come avveniva negli anni precedenti (a cui si accompagna un documento sul rischio di mancato incasso).

Sul fronte tasse, ci sarà invece un allentamento della pressione fiscale. C’è la novità introdotta dal governo che prevede dunque l’eliminazione di tasi e Imu sulla prima casa: queste non verranno più pagate. La fascia di esenzione per l’Irpef sale da 11.000 a 12.000 euro. Agevolazioni inoltre verranno introdotte sui terreni agricoli, sia “attivi” che incolti, oltre ad esenzioni per i cittadini alluvionati e all’abolizione del patto di stabilità che ha permesso di liberare risorse per poter dare avvio ai lavori pubblici come le manutenzioni, non più rimandabili.

Stando alle relazioni presentate in Commissione, poi, l’ente municipale senigalliese sarebbe da considerare quasi virtuoso poiché continua a generare avanzo di gestione. Soldi che confluiscono poi nel “patrimonio” comunale: nel 2015 il risultato di gestione è stato di oltre 2,6milioni di avanzo, andati poi ad incrementare il fondo cassa di circa 7,7milioni di euro.
E allora perché il comune a volte deve fare i conti con i disavanzi? “Perché il legislatore costringe ad accantonamenti obbligatori per oltre 9 milioni di euro – spiega il dirigente Laura Filonzi – che causano il disavanzo della macchina comunale”. Finché non cambierà il sistema, fa capire, i comuni lavoreranno sempre con disavanzi gestionali.

La pratica ha visto anche le raccomandazioni dei revisori dei conti per il prossimo futuro: innanzitutto serve una maggiore precisione da parte dell’amministrazione comunale in termini di programmazione delle opere pubbliche (e dei relativi cronoprogrammi), per evitare la reimputazione delle voci negli esercizi futuri rispetto a quelli di riferimento. Consigliati inoltre una gestione oculata e una razionalizzazione della spesa dell’ente; un continuo monitoraggio delle società partecipate e un recupero più incisivo di quanto non riscosso a causa dell’evasione fiscale e dei mancati pagamenti con le sanzioni per violazioni al codice della strada.
Il parere finale sulla rendicontazione relativa all’esercizio finanziario 2015 comunque è favorevole.

La pratica è stata infine approvata in Commissione con i voti della maggioranza compatta: contrari Sartini (Senigallia Bene Comune), Rebecchini (Unione Civica) e Bozzi (Movimento 5 Stelle) che hanno sottolineato come sia impossibile seguire e votare una relazione consegnata solo due ore prima della commissione. “Relazionare 53 pagine in un quarto d’ora, tra l’altro ricevute due ore prima della commissione, ha reso impossibile seguire l’intervento di Lapponi – spiega Sartini –. E’ già la terza o quarta volta che accade da quando sono qui, dobbiamo fare sempre di corsa e ancora dobbiamo segnalare la cosa, dato che in pochi siamo riusciti a seguire la relazione“.

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