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A Senigallia il punto della situazione su passato, presente e futuro dell’informazione

Celebrati i trenta anni dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche

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Confronto Iacopino-Ricci al 30° dell'Odg Marche

E’ stata Senigallia il teatro delle celebrazioni per i 30 anni dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche. Nella giornata di sabato 16 aprile esponenti locali, regionali e nazionali del mondo della comunicazione, della politica, delle istituzioni si sono ritrovate per ripercorrere le ultime tre decadi, ma anche per fare il punto sull’informazione attuale e futura.

Dopo l’introduzione di Paolo Notari, si è passati ai saluti di organizzatori e autorità. Dario Gattafoni, Presidente Ordine Giornalisti Marche, ha ripercorso brevemente la storia dell’Ordine regionale sin dalla partenza, ricordando l’impegno fino ad arrivare ai numerosi iscritti e alle testate odierne, esprimendo ottimismo per futuro e augurando buon compleanno all’ordine.

Paolo Notari al 30° dell'Odg MarcheDario Gattafoni, presidente Odg MarcheEnzo Iacopino, presidente nazionale Odg

Molte le autorità locali intervenute: tra loro il Vescovo Mons. Manenti, che dal palco ha affermato che senza comunicazione non c’è vita, augurando a tutti di svolgere un buon lavoro, con passione e competenza professionale, pur nella complessità dell’informazione odierna. E’ stata poi la volta del Sindaco di Senigallia e Presidente regionale ANCI, Maurizio Mangialardi: “Comunichiamo tutti – ha dichiarato – magari con post e tweet ma senza approfondire. Occorrono verifiche e approfondimenti, assieme ad adeguata competenza e professionalità, contro la superficialità della società moderna. Noi amministratori e politici abbiamo bisogno del pluralismo e dell’informazione corretta e verificata.”

Presente il Presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo: “Il rapporto privilegiato che unisce il giornalismo locale al suo territorio di riferimento. Raccontando i fatti, evidenziando le criticità, vigilando sull’operato delle istituzioni, informando i cittadini in modo attento e corretto – ha detto – voi siete divenuti un punto di riferimento prezioso che contribuisce alla partecipazione civica e politica, alla formazione di un’opinione pubblica attiva, matura e informata, pilastro della democrazia”.

Mons. Manenti al 30° dell'Odg MarcheMaurizio Mangialardi al 30° dell'Odg MarcheAntonio Mastrovincenzo al 30° dell'Odg Marche

L’intervento della giornalista e conduttrice del TG1, Barbara Capponi, pure lei marchigiana, originaria di Pedaso, ha poi dato il la al forum “L’Ordine dei Giornalisti nell’era digitale”, nel quale si sono confrontati Enzo Iacopino, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, e Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro e Vice Presidente PD nazionale. Il dibattito è stato guidato da Gianluca Semprini, giornalista Sky.

Confronto Iacopino-Ricci al 30° dell'Odg MarcheTra i vari botta e risposta, i più significati di Iacopino: “Troppa informazione intossica. L’Ordine serve per tutelare cittadini, non i giornalisti: è la certificazione dell’informazione.”

Di contraltare, ma non troppo, Ricci: Cambiare serve ma non abolire l’Ordine come provoca Renzi. E’ in Parlamento la legge per la riforma degli Ordini professionali”.  Gli risponde Iacopino: “La riforma serva ad evitare lo schiavismo tra i giornalisti: evitare che gli editori incamerino soldi senza pagare i giornalisti precari. Serve l’equo compenso”.

Da Ricci arriva poi un appello ai giornalisti per raccontare le Marche di più e meglio, per incentivare la stima nelle Marche. “Essere di provincia ma non provinciali. E’ una sfida per la comunità, per la politica e per la comunicazione”.

Iacopino chiosa ancora: “L’informazione aumenta la responsabilità dei giornalisti”. Analizzando poi l’attualissimo tema delle intercettazioni giudiziarie diffuse a mezzo stampa: “Noi giornalisti non dobbiamo essere la buca delle lettere di alcuno. Non voglio continuare a leggere sbobinati senza senso, che coinvolgono soggetti neppure indagati. Le notizie vanno selezionate nell’interesse per cittadinanza e comunità, senza cedere a voyerismo”.

Ricci concorde: “Le intercettazioni vengono spesso diffuse barbaramente: devono servire per i processi, non per fare informazione da gossip”.

La conclusione? Se non cambia l’atteggiamento da e verso i giornalisti, questo lavoro morirà.

Celebrazioni 30° anniversario dell'Odg MarcheCelebrazioni 30° anniversario dell'Odg MarcheDario Gattafoni, presidente Odg Marche

Nel pomeriggio le sessioni sono proseguite con l’“Analisi della realtà giornalistica marchigiana: Come si informano gli italiani”, a cura di Lella Mazzoli, Docente Università di Urbino, e con “Il giornalismo marchigiano 2006/2016”, relazionato da Alessandro Feliziani, Componente Consiglio territoriale di disciplina dell’Ordine Giornalisti Marche.

Infine Mario Tedeschini Lalli, giornalista e Docente dell’Università di Urbino, ha illustrato il report a cura dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino: “Trent’anni dell’Ordine delle Marche”, un excursus dalla carta stampata, alla Tv regionale, pubblica e privata, dalla seconda giovinezza della radio, al giornalismo digitale.

Le conclusioni della giornata sono state a cura del Presidente regionale dell’Odg, Dario Gattafoni.

Foto di Massimo Mariselli e Carlo Leone

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