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Calcio: quarta retrocessione in otto anni per la Vigor Senigallia, parla il Presidente Mandolini

Rossoblù di nuovo in Promozione: c'è da risanare la società, difficile pensare da subito al ritorno in Eccellenza

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Valentino Mandolini

Tutto come previsto: nessun miracolo e Vigor di nuovo giù, per la seconda volta in 12 mesi.

Serviva un’impresa alla squadra di mister Mancini per non scivolare direttamente in Promozione senza nemmeno agganciare i playout ma l’exploit non è arrivato e la gloriosa società senigalliese, classe 1921, è costretta ad incassare l’ennesimo boccone amaro.

È infatti la quarta retrocessione (almeno sul campo) dall’Eccellenza alla Promozione negli ultimi 8 tornei, segno che le vere problematiche risiedono nelle croniche difficoltà societarie del club, e non nel rendimento di una squadra di baby che ci ha messo la faccia gettando invano il cuore oltre l’ostacolo.

I rossoblù sono stati sconfitti sabato 2 aprile 2-1 dall’Helvia Recina: ko che ha confermato l’allergia assoluta alle trasferte dove in tutta la stagione sono arrivati appena 2 punti.

Il successo del Gallo Colbordolo domenica 3 aprile ha fatto il resto: i rossoblù, penultimi, anche vincendo le ultime due gare finirebbero a più di 9 lunghezze di distacco dal quint’ultimo posto, e dunque in base al regolamento devono da subito ammainare bandiera bianca.

Presidente Valentino Mandolini, un altro finale amaro. Di questa esperienza, cosa resta?
“Amarezza certo, ma anche la consapevolezza di aver fatto il massimo. Le valutazioni definitive comunque le faremo a fine campionato”.

Qualche rammarico?
“Magari in alcune circostanze la squadra poteva giocare in maniera più spensierata, garibaldina, ma non dimentichiamo che in estate venivamo descritti come il materasso del girone. Invece ce la siamo giocata con tutti. Se si escludono due o tre circostanze non abbiamo subito le nette sconfitte che molti pensavano, ma non è bastato”.

Cosa è mancato?
“Esperienza e un po’ di cinismo sotto porta, in particolare. In fondo, anche l’ultima partita contro l’Helvia Recina ha ricalcato quanto accaduto durante tutto il torneo: prestazione piena di impegno e volontà, gol subito su palla inattiva, raddoppio incassato nel nostro momento migliore e infine l’ennesimo torto arbitrale col rigore del possibile 2-2 negato nel finale”.

Difficile avere esperienza con una rosa tutta under 20. La società non poteva fare un paio di acquisti?
“Le difficoltà economiche del club sono note a tutti. Inoltre, l’acquisto di un paio di giocatori esperti durante il torneo, anche avessimo trovato le risorse, avrebbe rischiato di rompere gli equilibri di un gruppo dove sono tutti dilettanti puri: non sarebbe stato corretto nei confronti di chi fino a quel momento aveva tirato la carretta”.

Regolamento alla mano, ripescaggio vietato e dunque Promozione sicura. Con quali prospettive?
“Come diciamo da mesi, la priorità è risanare la società: in quest’ottica sono entrati nuovi dirigenti. Il risultato del campo conta, ma al momento non può che venire dopo. Dobbiamo essere realisti: spendere poco e incassare di più per risanare il bilancio, anche perché a Senigallia non mi sembra che ci sia – a differenza che altrove – qualcuno proveniente da fuori disposto ad investire fior di quattrini nella Vigor”.

Impossibile dunque, almeno per il momento, pensare ad importanti investimenti per un immediato ritorno in Eccellenza.

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