La musica italiana piange uno dei suoi autori più sensibili, addio a Gianmaria Testa
"Scoperto" dal Festival di Recanati, celebre in Francia, fu in concerto a Senigallia per il Caterraduno
La musica italina piange uno dei suo autori più sensibili, benché non tra i più conosciuti dal grande pubblico.
E’ morto infatti per una malattia incurabile ad Alba (Cuneo) Gianmaria Testa: il cantautore originario della Provincia di Cuneo aveva soltanto 57 anni.
Per la musica, aveva abbandonato il lavoro di capostazione nelle ferrovie.
Furono le Marche a scoprirlo nel 1994, quando si aggiudicò il Festival musicale di Recanati, ma fu in Francia che, sempre negli anni Novanta, Testa acquisì una grande popolarità, con centinaia di concerti nei club e nei teatri più prestigiosi del paese.
Vincitore della Targa Tenco per il migliore album dell’anno nel 2007 (Da questa parte del mare), Testa fu applaudito ospite di una edizione del Caterraduno Rai a Senigallia nel 2009, quando si esibì in un’affollata Piazza del Duca.
Nelle sue canzoni ha spesso raccontato gli ultimi (contadini, mendicanti, operai) senza nascondere il suo amore per la poesia e la letteratura, in particolare di Beppe Fenoglio, nato proprio ad Alba dove Testa si è spento stamane, mercoledì 30 marzo.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!