Stemmi papali, il sindaco di Senigallia ribadisce: “Il progetto non si modifica”
Il Comitato della petizione, attraverso il prof. Villani, ascoltato in giunta per la petizione ma la decisione è già presa
Martedì 15 marzo, nel corso della riunione di giunta comunale, il prof. Virginio Villani in qualità di primo firmatario della petizione contro l’apposizione degli stemmi papali in piazza del duomo (piazza Garibaldi, Ndr), è stato invitato a relazionare sulle motivazioni della petizione stessa.
Nei fatti si è trattato più che altro un atto dovuto in osservanza del disposto dello Statuto comunale, dal momento che, come ha affermato lo stesso sindaco, la decisione è stata ormai presa e il progetto non può essere cambiato in corso d’opera, aggiungendo che diverso sarebbe stato se il confronto fosse stato fatto un anno fa. Affermazione sorprendente, perché il sindaco dimentica che già prima dell’estate scorsa si erano levate chiare e diffuse voci di opposizione al progetto (Italia Nostra, UAAR, M5S, ), alle quali, forse per prendere tempo, era stata data una risposta possibilista.
Di fronte alla progettazione di uno spazio così importante per la città ci si attendeva un confronto più aperto e una concertazione almeno con quelle espressioni dell’opinione pubblica più attente, sensibili e preparate su questi temi. Non ci risulta infatti che la giunta sia composta da persone di robusta formazione storica ed esperte nella progettazione delle piazze. Invece una decisione che segnerà l’immagine della città per decenni è stata presa tra poche persone senza alcun confronto pubblico. Perciò si ha l’impressione che la scelta sia stata più il frutto di un atto di imperio, che di un confronto aperto e meditato.
Entrando poi nel merito e limitandoci alla sola questione degli stemmi papali, ribadiamo l’erroneità di questa scelta per l’alto valore simbolico che hanno gli stemmi stessi, definiti per questo e non a caso “emblemi”, e che finiscono quindi per apparire come un’inopportuna celebrazione di fasti che la storia ha giudicato negativamente e che sono stati superati dai valori su cui si fonda questa repubblica democratica.
Decidere su quale messaggio inviare da un luogo pubblico per le generazioni avvenire, non crediamo sia cosa di poco conto per un’amministrazione comunale e per la sua connotazione politica. Se poi si vuole lasciare memoria degli eventi storico-urbanistici che hanno connotato la storia della città, ci sono modi culturalmente più funzionali e di minor ostentazione, che disseminare i pavimenti della città di stemmi e simboli, a proposito e a sproposito.
dal Comitato di opposizione agli stemmi papali
come da avviso affisso oggi sui muri cittadini
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=199811180410771&set=a.199707917087764.1073741828.100011456708714&type=3
"L’Amministrazione comunale di Senigallia informa i cittadini che è ormai prossima l’inaugurazione di piazza Garibaldi, riqualificata con una nuova pavimentazione nella quale saranno collocati due stemmi papali dello Stato Pontificio, uno dei quali dedicato a Pio IX, il nostro concittadino papa Mastaj Ferretti.
Nonostante alcune isolate prese di posizione di sedicenti comitati, dettate da settarismo e anticlericalismo d’altri tempi, questa Amministrazione ribadisce la scelta urbanistica e culturale che tende a rivalutare una figura – come quella di Pio IX, proclamato Beato nell’anno santo 2000 – che tanto ha fatto per il cattolicesimo e per la civiltà contemporanea Eccetera eccetera ..........."
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