Senigallia: un volume per conoscere la storia delle Marche tra il 1954 e il 1970
All'auditorium San Rocco venerdì 26 febbraio la prima presentazione pubblica del testo curato da Silvia Serini
Doppio appuntamento di rilevanza storico-culturale in questo fine-settimana. Si inizia venerdì 26 febbraio a Senigallia (Auditorium S. Rocco, ore 17.15) con la presentazione del volume collettaneo Le Marche e la grande trasformazione (1954-1970), (a cura di S. Serini, Ed. Aras, 2016).
Interverranno la curatrice, gli autori e le autrici dell’opera, insieme ai rappresentanti degli enti culturali che hanno sostenuto l’Associazione di Storia Contemporanea nella realizzazione di questo VI tomo del progetto “Storia delle Marche nel XX secolo”. C’è molta attesa per questa presentazione dal momento che l’Associazione di via Chiostergi sta ultimando questo progetto decennale unitamente a tante altre iniziative di ricerca di diverso taglio.
Ad esempio sta per arrivare nelle librerie il volume Dodici passi nella storia. Le tappe dell’emancipazione femminile (a cura di Lidia Pupulli e Marco Severini, Marsilio, 2016) che ripercorre, con originalità di metodo e di impostazione, i principali snodi che hanno cambiato il ruolo e l’immagine pubblica della donna.
Nella mattina di domenica 28 febbraio ci si potrà spostare a Montemarciano dove, presso la Sala congressi INFEA c/o Villa Buffarini (ore 10.30), verrà presentato il libro Moneta e Impero. Benessere, sovranità, democrazia: come e perché li stiamo perdendo (Ed. Zefiro, 2016) di Luca Frontini.
L’iniziativa sarà aperta dai saluti della Sindaca e Presidente della Provincia di Ancona, Liana Serrani, e moderata da Sara Piersantelli (Vicepresidente del Coordinamento nazionale insegnanti abilitati tfa): previsti gli interventi del prof. Marco Severini (Università di Macerata) e dell’autore di questo libro denso e scorrevole che ricostruisce storicamente le origini dell’attuale crisi internazionale e ricorda di cosa (purtroppo) è fatta l’attualità: tensioni, conflitti, crisi finanziarie ed economiche, impoverimento della democrazia e dei settori nevralgici della vita italiana, a partire proprio dalla scuola e dalla cultura.
Come ha scritto il grande linguista Tullio De Mauro, il popolo italiano sta diventando sempre meno sovrano e sempre più somaro.
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