Partita la petizione contro gli stemmi papali in piazza Garibaldi a Senigallia
Da un comitato di cittadini la proposta di inserire "ornamenti che non accendano divisioni politiche, ideologiche e culturali"
Battaglia di numeri e simboli. Piazza Garibaldi a Senigallia non è solo uno spazio che sta vivendo un periodo di lavori, ma è anche il perno attorno al quale ruota il dibattito cittadino. O per lo meno una grossa parte. Tanto che, al riguardo, è stata lanciata una petizione on line.
Non si parla, infatti, solo di numeri sventolati da sindaco e opposizione sui costi dei lavori per il restyling della piazza (questione già di per sé importante per comprendere adeguatamente l’intervento): intenso è infatti, anzi, soprattutto, il discorso in merito agli stemmi papali in mezzo a una piazza dedicata a un eroe del Risorgimento non ateo ma decisamente anticlericale (clicca per saperne di più).
Polemica a cui già avevamo dato spazio sulle pagine di Senigallia Notizie e sulla quale torna a porre l’accento una petizione lanciata dal “Comitato per il NO agli stemmi papali in piazza Garibaldi a Senigallia” sulla piattaforma virtuale Change.org.
Qualsiasi intervento ornamentale su uno spazio pubblico “non può essere dettato solo da ragioni estetiche” – si legge nel testo della petizione – , ma deve essere improntato ai valori di democrazia, libertà e laicità su cui si fonda la convivenza collettiva e le istituzioni dello Stato senza “essere offensivo della memoria storica di questi valori, soprattutto nel caso di immagini a forte connotazione simbolica come gli stemmi“.
“Gli stemmi papali in piazza Garibaldi non possono essere interpretati – continua la petizione – solo come un innocuo omaggio a singole figure storiche, ma rimandano inevitabilmente a quel potere temporale della Chiesa […], a Pio IX come sovrano e alla monarchia papale di cui è stato rappresentante. Il presente Stato italiano si è costituito attraverso il Risorgimento sui valori di democrazia e laicità combattendo contro quegli stati autocratici e confessionali“.
Motivi dunque non solo storici alla base della contestazione dei cittadini senigalliesi dell’inserimento nella pavimentazione di piazza Garibaldi degli stemmi che ricordano Pio IX e il cardinal Lambertini con i simboli dello stato papale. Contestazione a cui segue la proposta di inserire ornamenti che non accendano divisioni politiche, ideologiche e culturali, ma ispirati a valori civili e ai principi fondanti della repubblica.
P.S:Possiamo dire anche FINE al mercato del giovedì,un'altra piazza vuota, del resto come tutte le altre"cimitero degli elefanti"almeno avessero messo dei vetri sui reperti ritrovati,manco quello......
COERENTEMENTE A QUESTA LOGICA DOBBIAMO ELIMINARE QUASI TUTTE LE OPERE D’ARTE ITALIANE (CIRCA IL 50% DI TUTTE LE OPERE D’ARTE MONDIALI, CHE TUTTI CI INVIDIANO) SOLO PERCHE’ CONFESSIONALI, QUINDI DI PARTE E ...NON ASETTICHE
I simboli papali sono un offesa per Garibaldi cui è dedicata la piazza
NON SI ACCORGONO CHE E’ STATA UN’OFFESA DEDICARE QUESTA PIAZZA A GARIBALDI? UN’OFFESA PIU’ CHE CONTRO LA CHIESA, CONTRO L’EVIDENZA E CONTRO I COMUNI CITTADINI, MOLTI DEI QUALI CONTINUANO A CHIAMARE TALE PIAZZA, NEL MODO PIU’ NATURALE POSSIBILE: PIAZZA DEL DUOMO. NEMMENO NEL PERIODO PIU’ OSCURANTISTA DEL “VECCHIO REGIME” TEOCRATICO, SI E’ OSATO IMPORRE I PROPRI “SANTI”, VIOLENTANDO L’EVIDENZA TOPOGRAFICA.
CONCLUSIONE. PRIMA DI ORGANIZZARE PETIZIONI, MOLTI MIEI CONCITTADINI FAREBBERO MEGLIO A D ACCORGERSI CHE NON SIAMO PIU' NEL XIX SECOLO!
Leonardo Maria Conti
In conclusione: dì qualcosa che aiuti il dibattito, altrimenti lascia perdere!
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