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Senigallia: ricordato a San Rocco il 167° anniversario della Repubblica romana

Il 9 febbraio presentato nell'occasione pure un volume sull'ex presidente del Centro Mazziniano Giuseppe Quaresima

Luciano Di Marcelli

Martedì scorso 9 febbraio, l’Auditorium S. Rocco ha ospitato una serata intensa e significativa per ricordare sia il 167° anniversario della nascita della Repubblica romana sia la poliedrica figura del preside Giuseppe Quaresima (Pergola, 1920 – Senigallia, 2005), grande esponente culturale della nostra città e a lungo presidente di sodalizi locali, tra cui il Centro Cooperativo Mazziniano “Pensiero e Azione”.

Se quest’ultimo è diventato un centro-pilota negli studi storici e nella diffusione dei principi mazziniani, solidaristici e cooperativi, non poco lo deve alla linea tracciata dal prof. Quaresima, linea poi sapientemente continuata e avvalorata dall’attuale presidente Luciano Di Marcelli. È stato proprio quest’ultimo a ricordare i due dati salienti della serata che, dopo il saluto dell’assessore alla Cultura Simonetta Bucari, ha visto prendere la parola gli studiosi Silvia Serini e Omar Colombo, autore quest’ultimo di un libro che pubblica il lavoro d’inventariazione svolto sulle carte che la famiglia Quaresima ha donato al Centro Mazziniano e che costituiranno il materiale di base per una biografia sul personaggio. Presente anche il figlio del preside, il prof. Leonardo Quaresima, docente universitario presso l’ateneo di Udine, che ha sostenuto la suddetta pubblicazione e si è complimentato con il presidente Di Marcelli per la piena riuscita della manifestazione.

La serata, moderata da Mauro Pierfederici e con un intervento conclusivo del prof. Marco Severini (Università di Macerata), che ha seguito per conto del Centro le diverse tappe dell’opera di inventariazione, è stata allietata dalla perfetta esecuzione di alcuni brani della tradizione musicale risorgimentale e patriottica da parte delle Maestre Roberta Salvoni e Andreina Zatti, che hanno ricevuto, dopo tanti meritati applausi, un omaggio floreale. Anche una troupe del TG3 Marche ha ripreso la manifestazione. Finale con l’inevitabile cena sociale in un ristorante citttadino.

Il 9 febbraio costituisce una data miliare nella tradizione storica italiana, una data purtroppo mancante in questi tempi modesti e immemori. Ma questa serata del 2016 sarà a lungo ricordata per la sobrietà e l’attenta organizzazione e, non ultimo, proprio per l’invito rivolto da alcuni oratori ad aggiornare il calendario civile degli italiani.

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