Il cinema Gabbiano di Senigallia omaggia Ettore Scola
Due eventi speciali dedicati al grande regista scomparso, ma pure un film su Goya e i soliti mercoledì d'autore
Tre appuntamenti da non perdere al Cinema Gabbiano: “Ridendo e scherzando” su Ettore Scola, “Goya” per la grande arte al cinema e “Il labirinto del silenzio” per il mercoledì d’autore, con biglietti disponibili anche online su www.cinemagabbiano.it cliccando “Acquista online”.
EVENTO SPECIALE SU ETTORE SCOLA
Lunedì 1 (ore 21:15) e martedì 2 febbraio (ore 18:30), a quasi due settimane dalla sua scomparsa, verrà proiettato il documentario in memoria di Ettore Scola “Ridendo e scherzando”, prodotto dalle figlie Paola e Silvia Scola.
Ettore e Pif sono nel Cinema dei Piccoli a Villa Borghese, dove sullo schermo scorrono oltre alle clip dei film e ai materiali di repertorio – in cui vediamo Scola a tutte le età – anche vecchi filmini in Super 8 (alcuni girati da lui stesso), backstage realizzati sui suoi set, fotografie rubate agli album di famiglia, disegni e vignette.
L’intento è stato quello di fare un documentario (anche se il termine risulta riduttivo per questa produzione) da ridere. Raccontare Ettore Scola – regista, sceneggiatore, disegnatore, umorista, intellettuale, militante – cercando di usare la sua chiave, quella del suo cinema: parlare cioè di cose serie senza farsene accorgere, facendo ridere.
LA GRANDE ARTE AL CINEMA
Riprende al Gabbiano la rassegna “Cattedrali della Cultura” distribuiti da Nexo Digital.
“Goya – Visioni di carne e sangue” è il titolo del quarto appuntamento, che sarà proiettato nelle sole giornate di martedì 2 (ore 21.15) e mercoledì 3 febbraio (alle ore 18.30), sempre con biglietto a 8 euro e ridotti a 7 euro.
Francisco José de Goya y Lucientes (1746–1828), meglio conosciuto come Francisco Goya, è considerato uno dei più importanti artisti spagnoli di tutti i tempi. La sua arte si affermò in particolare come ritrattista dei più alti ranghi della società spagnola, ma anche come abile descrittore della vita del popolo.
Il genio di Goya e i suoi capolavori sono stati oggi raccontati da un film di David Bickerstaff, capace di portare sul grande schermo non solamente la sua arte ma anche la sua drammatica vita. Il suo documentario prende spunto da un accesso esclusivo all’acclamata mostra tenuta sull’artista alla National Gallery di Londra per costruire un ritratto avvincente, che permetterà di comprendere la psicologia del pittore anche attraverso interviste con moderni e stimati artisti.
Le immagini in altissima risoluzione contribuiscono a rivelare le strabilianti capacità del pittore spagnolo, offrendo allo spettatore la possibilità di osservare da vicino le opere d’arte, analizzando anche dipinti non presenti in mostra. Le riprese sono state effettuate dalla bellissima campagna di Siviglia ai palazzi reali di Madrid, ispirazione e scenari delle opere più amate di Goya. Un raro accesso al ‘Notebook italiano’ di Goya consentirà poi di entrare in contatto con le riflessioni più intime dell’artista spagnolo.
MERCOLEDI’ D’AUTORE
Mercoledì 3 febbraio (ore 21.15, biglietto a 6 euro) sarà invece la volta del ciclo d’autore con “Il labirinto del silenzio”, un film di produzione tedesca girato nel 2014 dall’italiano Giulio Ricciarelli. Si tratta di un lavoro molto importante per raccontare da una particolare angolazione i processi (veri) celebrati per le orrende colpe di Auschwitz. Ne sono protagonisti un giornalista e un avvocato di rigorosi ideali, entrambi appartenenti a una generazione “pulita”, che dovranno fare i conti con i crimini del passato nazista.
Dopo la presentazione in anteprima al Toronto Film Festival è stato selezionato per rappresentare la Germania ai premi Oscar 2016 ed ha anche ottenuto la nomination. Ricciarelli sceglie di narrare la vicenda dalla prospettiva di chi, nato nel 1930, visse quell’epoca con l’innocente convinzione di stare dalla parte del Bene e si ritrovò poi ossessionato dalla ricerca della verità. La storia di questi uomini, ambientata nel 1958, diventa allora al tempo stesso anche un percorso per cercare di capire come imparare a vivere dopo Auschwitz, per riuscire a comprendere quale sia la cosa giusta da fare.
Giulio Ricciarelli, milanese di origine e tedesco per formazione ed esperienze professionali, sceglie inquadrature ben studiate, privilegiando spesso i primi piani per scrutare i personaggi durante la loro ricerca, ma adottando mutamenti della profondità di campo per segnalare il passaggio dall’introspezione allo sguardo sulla realtà. Particolarmente suggestivo è poi il campo lungo che segna l’ingresso del protagonista negli archivi dove i militari americani custodiscono i documenti delle SS: le migliaia di documenti ammassati chiariscono subito il senso di quel labirinto dove la coscienza nazionale rischia di perdersi.
E’ possibile acquistare sin da ora i biglietti online sul sito www.cinemagabbiano.it cliccando sulla voce “Acquista Online”. In questo modo vi assicurerete il posto saltando l’eventuale fila alla cassa.
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