Unioni civili, La Città Futura in piazza a manifestare “per un paese più giusto”
Da anni la lista di Senigallia si occupa delle tematiche civili: "Non si può più aspettare oltre: la sveglia è suonata"
Sabato 23 gennaio, ad Ancona, circa duemila persone si sono radunate in piazza in occasione della manifestazione #svegliaItalia a favore delle unioni civili. Ringraziamo gli organizzatori per la bella manifestazione, semplice ma efficace, che, partita da piazza Roma, è proseguita fino al teatro delle Muse, per poi concludersi in piazza del Plebiscito con il previsto flash mob del suono concomitante di tutte le sveglie, a simboleggiare l’inizio di un nuovo giorno per l’Italia: il giorno dei diritti.
Ad Ancona, come in tante altre città in Italia, si è manifestato per un Paese più civile e più giusto. La Città Futura, insieme a tante altre associazioni, movimenti e semplici cittadini di Senigallia, ha voluto essere presente, non solo vicina a parole.
Per La Città Futura la partecipazione a questa manifestazione è stata la naturale conseguenza di un impegno pluriennale sui temi dei diritti civili. E’ stata infatti promotrice e cofirmataria di tante iniziative a livello comunale: dal testamento biologico alla trascrizione dei matrimoni contratti all’estero, dalle problematiche sulla legge 194 all’utilizzo dei farmaci cannabinoidi, alle stesse unioni civili, contribuendo fortemente a far sì che Senigallia, su questi temi, sia ora riconosciuta all’avanguardia a livello regionale e non solo.
Ricordiamo infatti che le unioni civili nel nostro Comune possono essere registrate grazie ad un atto proposto e votato dal precedente consiglio comunale nel corso dello scorso mandato amministrativo, un atto di grande valore, ma ovviamente limitato in mancanza di una legge nazionale.
Estendere i diritti, ci teniamo a ribadirlo, non vuol dire mai toglierli ad altre persone o ad altre categorie. Rimandiamo quindi al mittente le accuse che qualche gruppo oltranzista ci rivolge sul voler “smantellare l’istituzione della famiglia“. Riteniamo siano ben altri gli attacchi alle famiglie, ad esempio lo scandalo dei licenziamenti indotti causa maternità, ma su questi temi queste persone non hanno mai speso una parola né si sono mai visti a “vigilare” in piazza Roma a Senigallia.
Non pensiamo sia possibile accogliere le richieste finalizzate ad “aspettare e ridiscutere le proposte”: sono almeno quindici anni che si dibatte su questo tema, ed ogni volta qualcuno chiede di rimandare il dibattito senza però mai fare delle serie proposte alternative.
Non si può più aspettare oltre: la sveglia è suonata.
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