Senigallia: malori in casa di persone sole, grido d’allarme di VerAmicizia
L'associazione: "grave rischio di morte per l'impossibilità di chiamare il 118, urgono misure di sostegno"
Episodi recenti riportati dalla cronaca locale riguardanti malori improvvisi capitati a persone sole in casa, di cui una deceduta da oltre sette giorni oltre a due analoghi eventi, che hanno colpito nostri aderenti con conseguenti interventi sanitari tardivi, ripropongono l’urgenza di misure di sostegno da parte del Servizio Sanitario Nazionale per iniziative di tele-assistenza od altre forme tecnologicamente sicure, ai fini di una tempestiva segnalazione di tali casi, peraltro già attuata in diverse ASL del Centro-Nord.
I due episodi a nostra conoscenza riguardano persone rimaste a lungo immobili per terra (anche 10 ore) per cadute causate da attacchi improvvisi di ischemia celebrale o pre-infartuali, con impossibilità di avvisare il 118 od i parenti e conseguente grave rischio di morte.
Tali pericolosi ritardi comportano maggiori rischi e sacrifici per i pazienti costretti a più lunghi tempi per le cure fisico-riabilitative od al ricorso ad interventi invasivi, con la conseguenza che la stessa ASUR dovrà sostenere più elevati costi aggiuntivi.
Si rammenta che, in passato, la stessa ASL di Senigallia aveva stipulato una Convenzione che prevedeva un meccanismo, in base al quale, il paziente in difficoltà azionava una cordicella al collo o il collare al polso, con immediata segnalazione in contemporanea ai famigliari ed all’operatore del 118.
Quest’ultimo, nell’interrogare a viva voce il paziente sulle effettive condizioni, riscontratane la gravità verificabile anche dalla sintesi della cartella clinica in suo possesso o da Nota Riepilogativa del Medico Curante (precedenti problemi cardiaci od ischemici,ecc.) oppure nel caso di mancata risposta, interveniva con urgenza presso l’abitazione utilizzando anche duplicati di chiavi precedentemente consegnate in busta chiusa, previo consenso dell’interessato e dei suoi famigliari.
Infatti le persone sole ed anziane, stante l’intensificarsi dei furti, ricorrono per maggiore sicurezza, alla chiusura interna anche con sofisticati sistemi di serratura dei portoni, per cui in alcuni casi bisogna ricorrere all’intervento dei Vigili del Fuoco. L’Associazione scrivente, che si occupa della socializzazione in attività ricreativo-culturali ed altre problematiche quotidiane a favore – in prevalenza- di persone sole, rivolge un pressante appello tramite anche una lettera inviata all’ASUR Marche ed alla Sede di Area Vasta 2 a Fabriano, affinchè venga disposto un contributo, specie per persone non abbienti ed a rischio, sui costi dei dispositivi di tele-assistenza od in subordine vengano stipulate Convenzioni con ditte specializzate o Cooperative Sociali, a prezzi sostenibili.
Nell’ambito della ristrutturazione in corso della sanità marchigiana, con un capitolo dedicato alla longevità attiva per anziani, tale misura dovrebbe trovare un urgente collocazione e sostegno con risorse, tenendo tuttavia presente che alcune ASUR del Nord Italia più avanzate, stanno attuando per analoghi casi di gravità, efficaci esperimenti di tele-medicina assistita.
Alberto Bruschi (Ass. VerAmicizia)
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