“Se sei malato terminale e vuoi morire dimmelo”
Fanelli: "Offro le mie competenze e conoscenze sul tema del Fine Vita a tutti quei malati terminali"
Da tanti, troppi anni, migliaia di malati terminali sono costretti a sopravvivere tra atroci sofferenze perché in Italia non esiste una legge sul Fine Vita che regolamenti l’accanimento terapeutico in relazione alle scoperte della scienza medica.
Tantissimi malati si suicidano prima che la situazione degeneri e impedisca che si sia autonomi e capaci di pensieri e decisioni, in quanto non esiste una legge nazionale che regolamenti il testamento biologico.
È risaputo che in molti casi, dopo aver superato una serie di colloqui psicologici, ci si può recare in alcune cliniche svizzere per porre fine alle propria vita in modo rapido e soprattutto indolore. Tutto questo crea un clima di estremo disagio in tutte le famiglie, oltretutto coinvolte in un sistema di leggi con accezioni comunali e regionali, spesso molto diverse tra loro.
Tutto ciò, insieme ad una serie di cavilli burocratici e di spese allucinanti, influisce pesantemente e negativamente nel vivere la patologia, sia per il paziente che deve affrontare sia i dolori che le privazioni che essa impone unita alla consapevolezza di una morte imminente, che nella famiglia che deve affrontare tutte le stortura di uno stato che si dimostra completamente disinteressato a regolamentare il tema del fine vita, in contraddizione anche con la Costituzione italiana, cosa che ha spinto molti politici costituzionalisti ed ultimamente la presidente alla Camera Laura Boldrini a chiedere di legiferare sul tema. Oggi, siamo all’ultimo posto tra i Paesi occidentale in tema di diritti civili.
Ho deciso quindi di sostenere l’associazione Luca Coscioni, e per precisione Marco Cappato, nella sua azione SOS Eutanasia. Offro quindi le mie competenze e conoscenze sul tema del Fine Vita a tutti quei malati terminali qualora volessero recarsi in Svizzera per porre fine alle loro insolubili e dolorose problematiche psicofisiche.
Per contattarmi inviatemi una e-mail a: iostoconmax@gmail.com o attraverso la mia pagina facebook Massimo Max Fanelli.
Dichiaro di essere consapevole delle conseguenze penali che ciò potrebbe comportarmi, per quello che ho appena avviato e che avvierò in futuro, a supporto di quei malati terminali che vogliono valutare la possibilità di recarsi in Svizzera per garantirsi quel diritto fondamentale di ogni essere vivente: il diritto all’autodeterminazione e alla Libertà di scelta. Un diritto che lo Stato italiano nega ai suoi cittadini.
Per la Libertà e Dignità di tutti i malati terminali. Per essere Liberi fino alla fine.
Massimo Max Fanelli
malato di SLA
#iostoconmax
Email: iostoconmax@gmail.com
Sito Io Sto Con Max: //iostoconmax.tumblr.com/
Link Twitter: https://twitter.com/iostoconmax
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