“Dalla data del mio insediamento in Parlamento, lavoro con passione e determinazione battendomi per le politiche sociali e ambientali“. Lo dichiara la deputata Beatrice Brignone di Possibile che, a conclusione dell’anno 2015, elenca il suo operato in aula.

Beatrice Brignone è entrata in Parlamento il 23 luglio 2015 a seguito delle dimissioni di Enrico Letta. Eletta nelle file del Pd, entra da subito in parlamento al fianco del collega Pippo Civati, leader del neonato partito “Possibile” e con il quale ha condiviso molte battaglie politiche ancor prima di essere eletta. In poco più di tre mesi di attività parlamentare, Brignone ha al suo attivo più di trenta atti depositati e presenze in Aula per più del 70%.

Spiega Brignone: “i temi principali di cui mi occupo sono in favore delle donne e del contrasto alla violenza di genere, i diritti dell’infanzia, la legge sul fine vita, l’ambiente, la difesa dei diritti umani, il benessere e la tutela degli animali e la difesa della laicità dello Stato. Sono onorata di poter portare la voce dei cittadini in parlamento e dare battaglia per i diritti civili e sociali. Il nostro partito, Possibile, è a disposizione per confrontarsi con i cittadini ed è al loro servizio. Siamo persone che mettono al centro della politica il bene comune e con questo impegno continueremo a lavorare“.

“Mi preme tuttavia, al fine di evitare una serie di malintesi che potrebbero trasformarsi in notizie false e tendenziose, fare chiarezza in merito a un articolo sulla stampa in cui è stata pubblicata la graduatoria della produttività dei parlamentari eletti nelle Marche – estratta da Openpolis – ma senza riportare alcune informazioni come la data dell’insediamento in Parlamento del deputato. E’ bene dunque chiarire che la singola produttività deve essere calcolata per periodo che va dalla proclamazione degli eletti – e non come invece spesso avviene – dall’inizio legislatura” conclude la deputata senigalliese Brignone.